Parma a processo. La favola s’interrompe su Whatsapp?

calcio20/06/2018 • 08:21
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Poche settimane fa abbiamo salutato l’incredibile ritorno in Serie A del Parma a soli tre anni dall’inferno del fallimento. Tre promozioni consecutive dalla Serie D alla Serie A per una cavalcata senza eguali nella storia del nostro calcio. Ora però è tutto in discussione.

L’inferno dei tribunali rischia ancora una volta di sostituire il campo. Ora è ufficiale, il Parma andrà a processo presso il primo grado della giustizia sportiva rappresentato dal Tribunale Federale. Sono già stati deferiti Calaiò, Ceravolo e lo stesso Club per responsabilità oggettiva.

La causa è imputata ad alcuni messaggi via whatsapp inviati dai due giocatori del Parma a Filippo De Col e Alberto Masi, difensori dello Spezia, alla vigilia dell’ultima e poi decisiva partita del campionato di B.

Ai due del Parma è imputato il tentato illecito. In particolare, come riporta gazzetta.it, il messaggio più esplicito recita “non ci spaccare le gambe…” e viene interpretato come un tentativo di ammorbidire gli avversari ormai senza più obiettivi per quella gara.

Messaggi che non hanno mai ricevuto risposta da parte degli spezzini, che anzi hanno immediatamente informato il proprio Club e la procura federale, avviando di fatto l’indagine. Ora il Parma rischia una penalizzazione in classifica per il campionato corrente, con la conseguente perdita della promozione.

Un incubo che rischia di colpire una tifoseria e una piazza storiche del nostro calcio costrette a soffrire davvero oltremisura negli ultimi anni.

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calcio20/06/2018 • 08:21
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Tags :Serie B

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