Una favola a lieto fine. Così si può definire la storia incredibile di Santi Cazorla, giocatore spagnolo del Villarreal, che torna in Nazionale dopo ben quattro anni.
Il centrocampista aveva vissuto un calvario dopo un’operazione alla caviglia subita nel 2016, quando giocava ancora per l’Arsenal. Infortunio purtroppo poi degenerato a causa di un’infezione batterica che stava letteralmente divorando il tendine d’Achille e l’osso circostante e che ha reso inutili gli interventi precedenti. Non camminava più per il troppo dolore, ma cosa ancora più grave, rischiava anche l’amputazione del piede. Fortunatamente però la parte colpita dall’infezione è stata ricostruita grazie a un trapianto di pelle presa dal braccio, dove prima c’era un tatuaggio.
È ritornato in campo nel 2018 non più con i Gunners, ma a casa, con il Villarreal, dopo ben 11 interventi chirurgici, 21 mesi e 636 giorni. Stagione straordinaria per lui che ha collezionato 7 goal in 45 presenze, tra Liga e coppe. E ora anche il ritorno con la maglia de “La Roja”, decisamente meritata.
UNA DOLCISSIMA CHIAMATA PER CAZORLA
Cazorla, che con la Spagna è diventato due volte Campione d’Europa, è stato convocato dal tecnico Luis Enrique per le due sfide di giugno, valide per le qualificazioni a Euro 2020. La prima con la Nazionale di calcio delle Fær Øer e la seconda contro la Svezia.
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“Io non ho mai mollato: spero di essere di esempio a chi si trova a soffrire e pensa che non ci sia un domani. Mai mollare. Mai”
Una forza straordinaria e un bellissimo lieto fine.