I tifosi assalgono l’appartamento a Conakry di Naby Keita per liberarlo dalla maledizione inflittagli dai parenti e che non lo sta facendo giocare bene in coppa d’Africa con la nazionale della Guinea. C’è altro da aggiungere? Succede anche questo durante la coppa d’Africa col giocatore del Liverpool che ha dovuto chiamare la polizia locale per cacciare questi uomini.
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ASSALTO ALLA CASA DI NABY KEITA PER LIBERARLO DALLA MALEDIZIONE
Se pensate che quanto accaduto a Naby Keita sia fuori da ogni logica avete ragione, ma non è la prima volta che accade durante questa competizione. Nel 2014 si sparse la maldicenza che l’ex Udinese Asamoah Gyan fosse colpevole dell’omicidio del rapper Castro e della moglie Janet (morti in realtà in un incidente con le moto d’acqua, ndr). Un sacrificio umano per migliorare la sua attività sportiva sostenevano i quotidiani locali. Nel 2002 il mitico Thomas N’Kono, all’epoca preparatore dei portieri del Camerun, fu arrestato dalla polizia del Mali dopo essere stato sorpreso ad armeggiare vicino a un palo della porta poco prima della semifinale tra i padroni di casa e la sua nazionale.
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Lo prelevano in 10: l’accusa è quella di aver cercato di lasciare in campo un non meglio identificato “oggetto magico” per aiutare i compagni. Alla fine il Camerun la vinse davvero quella partita e la coppa d’Africa. Coincidenze? io non credo… Anche il buon Adebayor, considerato uno degli attaccanti più devastanti della Premier League di metà anni 2000, è stato vittima di stregoneria per colpa di un litigio con la madre (vicenda raccontata da lui stesso). D’altronde per passare dal Real Madrid all’İstanbul Başakşehir qualcosa deve essere successo. Insomma, la coppa d’Africa regala sempre molte emozioni, soprattutto fuori dal campo.
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