Andrew Robertson chiude il suo profilo Twitter. Dopo il fallo su Callejon il suo profilo era stato invaso dagli insulti e il difensore ha deciso di chiudere l’account. Il Napoli vince, in Champions League, con i campioni d’Europa del Liverpool in un San Paolo in estasi. Un 2-0 arrivato negli ultimi minuti di gioco che permette alla squadra di Carlo Ancelotti di guadagnare il primo posto nel gruppo E, insieme al Salisburgo che ha battuto il Genk. Una grande serata di calcio macchiata da un episodio poco piacevole, che porta sotto i riflettori uno dei simboli del Liverpool, Andrew Robertson.
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Robertson chiude profilo Twitter: troppi insulti
Lo scozzese, uno dei protagonisti della scalata dei Reds della scorsa stagione, ha infatti chiuso il suo profilo Twitter. Dopo l’intervento su Callejon, che ha permesso di assegnare il calcio di rigore al Napoli e il conseguente vantaggio, Robertson, o meglio, il suo profilo Twitter è stato preso di mira. Migliaia di insulti da parte di tifosi Reds che, come riporta il Sun, hanno visto nel difensore il simbolo della sconfitta inaspettata. Commenti di ogni genere, ma non solo. C’è anche chi consiglia al giocatore di andarsene.
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Robertson però non sta a guardare. Stanco degli attacchi che condannano ogni minimo errore prende una decisione drastica e chiude il suo profilo Twitter. Al giorno d’oggi si sa, i giocatori, così come gli allenatori o le società sono continuamente sotto osservazione. Ad ogni passo falso il processo, da parte di haters o semplici spettatori, è ormai inevitabile, e spesso non si parla solo di critiche ma anche di insulti. Lo scozzese, stanco di essere preso di mira, ha così reagito. Molti tifosi, dopo la sua decisione, hanno voluto mostrare la loro vicinanza al difensore comprendendo a pieno il motivo di tale scelta.
“Andy Robertson, probabilmente il miglior terzino sinistro al mondo, ha dovuto disattivare il suo account Twitter per gli insulti ricevuti per la sua prima brutta partita in diciotto mesi. È un esempio di quello che non va nei tifosi moderni. Alcuni non si meritano un giocatore come lui”
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