Monterrey vince il titolo, il tecnico Mohamed commuove con la sua storia

calcio31/12/2019 • 14:30
facebookXwhatsapp

Il Monterrey vince per la quinta volta nella sua storia il campionato messicano, ma il Sudamerica si emoziona per la storia del tecnico che, in lacrime, dedica la vittoria al figlio morto. Allo stadio Azteca di Città del Messico il Monterrey vince ai rigori contro l’Amèrica e conquista, dopo quasi un decennio, il titolo tanto ambito. La rete di Leonel Vangioni, ai rigori, fa esplodere la gioia dei tifosi del Monterrey, ma c’è chi non partecipa alla festa. Il tecnico Antonio Mohamed, balzato alle cronache qualche settimana fa per il brutto gesto a Klopp, si siede infatti in panchina e piange. Un pianto liberatorio per una promessa che finalmente, dopo 13 anni, è riuscito a mantenere. Una promessa fatta a Farid, suo figlio, morto nel 2006.

LEGGI ANCHE: Courtois, ma che combini? Figlio segreto con la vicina di casa

Il tecnico Mohamed commuove con la sua storia

Antonio Mohamed oggi siede in panchina ma, fino al 2003, la sua vita era in campo nel ruolo di attaccante. Il pallone è la sua passione da sempre tanto che, nell’estate 2006, parte per l’Europa con la moglie e i quattro figli per seguire la sua Albiceleste durante il Mondiale. Girano tutta la Germania, stadio dopo stadio, per seguire i match dell’Argentina fino a quando, nel tragitto per andare a vedere la gara tra la nazionale tedesca e quella argentina, ebbero un grave incidente. L’ex attaccante rischia di perdere la gamba, ma il figlio Farid ha la peggio. Il piccolo, di 9 anni, muore dopo tre giorni di agonia. Il bambino era un grande tifoso del Monterrey, club in cui il padre aveva militato, e Mohamed in punto di morte fa una promessa a Farid: riportare il titolo messicano a Monterrey, da allenatore.

LEGGI ANCHE: Betis Siviglia, Nabil Fekir convinto: “Io e Messi siamo simili”

Dopo anni difficili, tra riabilitazione, depressione e sensi di colpa riesce a diventare allenatore. Siede su diverse panchine sudamericane, poi un’esperienza in Spagna, fino al ritorno oltreoceano. Ora il Monterrey e, finalmente, il titolo. Dopo tredici anni, da quel tragico giorno d’estate 2006, la promessa è stata mantenuta. Il tecnico, che nel frattempo ha perso anche i genitori, ha dedicato a tutti i suoi cari la vittoria: “Lassù ci deve essere una grande festa”.

calcio31/12/2019 • 14:30
facebookXwhatsapp

Ultime News