Everton, Gomes rivive l’infortunio: “Ho visto lo shock della folla”

calcio29/02/2020 • 11:17
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Andrè Gomes, centrocampista dell’Everton, rivive l’infortunio alla caviglia subìto quasi quattro mesi fa durante il match contro il Tottenham. Il portoghese, tornato in campo da poco, parla con il Daily Mail del dolore, del medico che ha salvato la sua carriera e dei momenti difficili della riabilitazione. Era il 3 novembre dello scorso anno, l’Everton affronta in casa i vice campioni d’Europa del Tottenham. A circa dieci minuti dalla fine Andrè Gomes, dopo uno scontro con Son Heung-min, subisce la dislocazione e la frattura della caviglia destra. I giocatori, così come i tifosi e i medici, capiscono subito la gravità della situazione. Il centrocampista non guarda mai il suo piede, ma capisce subito che è successo qualcosa di brutto e urla di dolore. Interviene immediatamente il medico dell’Everton, John Hollingsworth, che ha riportato la caviglia in posizione sul campo. Secondo Gomes questa scelta ha salvato la sua carriera.

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Gomes rivive l’infortunio: “Ho visto lo shock della folla”

“Il passato è stato un momento spaventoso, ma è bello essere tornati, davvero, davvero bene. Quando è successo, non ho potuto guardare il mio piede, cercavo di evitarlo. Non volevo quella foto nella mia mente. Ho capito subito che c’era qualcosa che non andava perché avevo già dolori, i genitori proteggevano gli occhi dei loro figli e una fila di steward tentava di fornire un po’ di privacy, il che non era normale. Il medico è stato incredibile, è stato davvero importante quello che ha fatto. Era molto veloce. Sapevo che voleva farlo. 

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Ho rifiutato l’ossigeno per la troppa adrenalina, sentivo tutto. Mentre urlavo, vedevo la folla che teneva le mani in faccia, sotto shock. Ha messo la mia caviglia nel posto giusto. Ricordo che anche Tosun, Digne e Richarlison erano vicini. Luis Boa Morte, ex assistente allenatore, era accanto a me e penso di averlo preso a pugni. Mio fratello Nuno aveva portato sua figlia a una partita per la prima volta, la gente mi ha detto che voleva correre dagli spalti al campo. È stato davvero difficile per tutti. Ho parlato con Son 48 ore dopo, è un bravo ragazzo, si è scusato, gli ho spiegato che succedono cose del genere. Ovviamente non era di proposito. Non mentirò, durante questo periodo, ho avuto momenti davvero brutti. Non posso dire di non avere avuto dolore. Ho avuto giorni davvero brutti ma volevo tornare con la squadra il prima possibile”.

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calcio29/02/2020 • 11:17
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