Coronavirus, Nba the show must (not) go on

calcio12/03/2020 • 10:47
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Coronavirus, anche la Nba getta la spugna e decide di sospendere il campionato di basket più ricco e famoso al mondo. La decisione dopo la positività al Covid-19 del centro degli Utah Jazz Rudy Gobert.

Coronavirus, la Nba dice stop. Decisione clamorosa della Lega di basket americana: regular season sospesa dopo che Rudy Gobert, centro francese degli Utah Jazz, è risultato positivo al tampone pochi minuti prima della sfida della squadra di Salt Lake City contro gli Oklahoma City Thunder di Danilo Gallinari. Squadre richiamate negli spogliatoi in fretta e furia durante il riscaldamento prepartita e fine delle trasmissioni. Gobert, febbricitante e in dubbio per la partita, era stato precauzionalmente tenuto in isolamento durante la trasferta: “Il giocatore è risultato negativo al test influenzale, ma presentava una chiara infezione alle vie respiratorie. Tali sintomi sono diventati sempre meno importanti, ma per mantenere tutte le precauzioni del caso e in collaborazione con i medici NBA e l’ufficio di sanità pubblica dell’Oklahoma, abbiamo deciso di sottoporre Gobert al test del Covid-19. Una volta risultato positivo abbiamo subito informato la NBA” – si legge nella nota diffusa dalla franchigia dello Utah.

ORA CHE SUCCEDE?

Inevitabile e senza precedenti la decisione della Nba di fermare tutto il campionato. Anche Sacramento Kings e New Orleans Pelicans, che sarebbero dovute scendere sul parquet un paio d’ore dopo, sono state bloccate dalla Lega. Ora che succede? Innanzitutto tutte le squadre che hanno incrociato il centro francese nell’ultimo periodo saranno messe in quarantena: Clevaland Cavaliers, New York Knicks, Boston Celtics, Detroit Pistons e Toronto Raptors sono in allarme. Così Adam Silver, commissioner della Lega americana più famosa del mondo: “La Nba utilizzerà la pausa forzata per stabilire le prossime decisioni da prendere riguardo al come affrontare la pandemia di Covid-19“. Pensare che fino a due giorni fa Gobert ironizzava in sala stampa sulle distanze di sicurezza adottate dalla Nba per evitare contagi, toccando tutti i microfoni. Lui, dall’alto dei 216 centimetri di altezza, non temeva il virus. E il virus l’ha colpito. Difficile stabilire se e quando il campionato riprenderà. Anche la Nba si è chinata davanti allo spauracchio Coronavirus. Per una volta “The show must NOT go on“.

calcio12/03/2020 • 10:47
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