Come salvare il calcio? La Fifa scende in campo (VIDEO)

calcio27/03/2020 • 11:04
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Tra i molteplici problemi che si possono definire ‘secondari’ dell’emergenza Coronavirus c’è sicuramente il futuro del mondo del calcio. Un mondo di passioni, gioie, vittorie e sconfitte. Ma anche un mondo di affari, denaro e business. Con l’emergenza ancora lontana dall’essere risolta, sono tanti i dubbi su se e come proseguire la stagione calcistica. Fifa, Uefa e Federazioni nazionali sono al lavoro per dipanare questa ingarbugliatissima matassa.

Il futuro della stagione calcistica è sempre più in bilico dopo l’esplosione e la diffusione su scala mondiale della pandemia di Coronavirus. Campionati, coppe Nazionali ed Internazionali sono state interrotte, gli Europei rimandati al 2021. Il mondo del pallone è fermo, e con esso l’enorme giro di soldi che lo circonda. Per salvare il mondo del calcio è arrivato il momento per la Fifa, il massimo organo internazionale, di scendere in campo. Innanzitutto mettendo mano a parte del suo immenso patrimonio, stimato in circa 3 miliardi di dollari. La Fifa ha varato una sorta di unità di crisi per quantificare e fare la stima dei danni e mettere in cantiere un business plan per venire fuori da questa tremenda impasse. Il massimo organo calcistico globale sta studiando un fondo di garanzia per tutto il calcio mondiale e soprattutto sta per inviare dei diktat alle varie Federazioni, che devono essere consce del fatto che se la stagione in corso dovesse allungarsi oltre dei limiti stabiliti, la prossima dovrà necessariamente essere accorciata.

Dalla Fifa alla Uefa: il calcio in soccorso del calcio

Al momento si naviga a vista, anche e soprattutto a livello europeo, dove il calcio si è fermato nel momento clou di tutte le competizioni. Vanno avanti i tavoli tecnici voluti dal Presidente della Uefa Ceferin. Il problema principale riguarda i calendari e, al momento, le ipotesi al vaglio della federazione calcistica europea sono due: la prima vorrebbe dare priorità allo sviluppo e alla conclusione dei campionati nazionali, mettendo in secondo piano le coppe europee, Champions ed Europa League; la seconda vorrebbe un proseguimento parallelo di tutte le competizioni, magari arrivando anche a giocare nel mese di agosto. Ipotesi con un unico, enorme dubbio di base: quando si potrà riprendere a giocare?

Che succede in Italia?

Parlando dei fatti di casa nostra la situazione è quanto mai intricata: tra riunioni da remoto e tragicomiche video conferenze, si è molto lontani dal trovare una soluzione che possa mettere d’accordo tutti. Il Presidente della Figc Gabriele Gravina presenterà un documento anti crisi al Coni e successivamente al Governo. Un Governo che, sommerso dall’emergenza Coronavirus, non si riesce a capire se e come potrà aiutare economicamente e logisticamente il mondo dello sport. Perché lo sport in Italia, e questo va ricordato, non significa solamente calcio, ma comprende tutta la miriade di federazioni minori che devono fare i conti con una crisi che sembra senza una via di uscita. Trovare il bandolo della matassa, al momento, appare come una missione veramente impossibile.

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