È l’ultimo genio tra tutti coloro che hanno violato la quarantena per tornare nei loro paesi di origine. Dopo Neymar, Higuain, Jovic, Keylor Navas e tanti, tanti altri calciatori che non hanno rispettato le direttive governative è arrivato lui, Pione Sisto, il giocatore danese del Celta Vigo. Ma la ‘fuga’ di Pione Sisto ha qualcosa di speciale…
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Tremila chilometri con la propria automobile insieme alla sorella senza dare alcun avviso ai dirigenti e ai compagni del Celta Vigo e eludendo la quarantena forzata messa in atto dal Governo spagnolo per l’emergenza Coronavirus. L’impresa poco edificante messa in atto da Pione Sisto ha dell’incredibile. In gran segreto qualche giorno fa il giocatore originario dell’Uganda è partito dalla Penisola Iberica per raggiungere la famiglia in Scandinavia. Ad accorgersene alcuni dirigenti del club, che si sono preoccupati dopo le mancate risposte del danese alle insistenti chiamate a casa. Già perchè lui era già partito. E solo dopo un bel tratto di viaggio ha pensato bene di fare una telefonata al club per avvisare della fuga. Una fuga che ha suscitato sgomento e polemiche, oltre alla rabbia dei compagni.
Il Celta prenderà provvedimenti
Non la passerà liscia Pione Sisto, che comunque alla fine della quarantena, quando il mondo potrà tornare alla normalità, dovrà tornare a Vigo e fare i conti con la rabbia e la delusione di società e compagni. Proprio su pressione dei compagni di squadra, i vertici del Celta starebbero pensando di prendere dei provvedimenti esemplari nei confronti del giocatore. Pione Sisto pagherà a caro prezzo la sua fuga, il suo atteggiamento egoista e noncurante delle regole. Ma forse questo lo sapeva già prima di partire. E probabilmente avrà potuto rifletterci bene in questo lunghissimo, incredibile viaggio di tremila chilometri…