David Trezeguet torna a parlare dei Mondiali 2006 e in particolare del rigore sbagliato in finale contro l’Italia. Uno sbaglio che, così come la retrocessione della Juve, lo ha reso più forte. Il 2 luglio 2000 la nazionale italiana scende in campo, a Rotterdam, per la finale degli Europei contro la Francia. Gli azzurri trovano il vantaggio solo nel secondo tempo, grazie alla rete di Delvecchio ma, sfortunatamente, al terzo minuto di recupero arriva il pareggio francese con Wiltord. Alla fine vince la Francia con il golden gol di Trezeguet al 103’ minuto. Esattamente sei anni dopo, ai Mondiali di Germania, l’Italia ottiene però la sua rivincita e conquista la Coppa del Mondo ai rigori, contro la nazionale francese. A sbagliare dal dischetto, per i cugini d’oltralpe, è proprio David Trezeguet. Uno sbaglio che, come raccontato in collegamento con Sky Calcio Club, l’ha reso più forte.
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Trezeguet: “Rigore sbagliato ai Mondiali 2006 mi ha reso più forte”
“Ogni rigore ha la sua storia e quello contro l’Italia e Buffon l’avevo calciato bene, purtroppo è andata così. Io mi sono preso le mie responsabilità ma purtroppo è andata male. Già fino a quel punto per me non era stato un Mondiale molto divertente. Era stato l’anno della retrocessione della Juve in B. Quelle difficoltà mi hanno reso più forte e più cattivo mentalmente“.
Il francese, però, non ha parlato solamente del Mondiale 2006, ma anche della sua esperienza nel campionato italiano e del suo rapporto con i difensori della Serie A. Il francese è rimasto in Italia, nella Juventus, per dieci anni dal 2000 al 2010: “Il campionato italiano è il più duro di tutti per un attaccante. Lavoravo molto sull’approccio mentale dei difensori, parlavo tanto con Ferrara, Montero e Iuliano. Loro mi dicevano dove i difensori potevano sbagliare e i loro suggerimenti alimentavano la mia crescita. Costacurta e Maldini erano aggressivi, ma la coppia più cattiva era quella della Lazio con Fernando Couto e Sinisa Mihajlovic“.