Ronaldinho, dopo un mese di detenzione, è uscito dal carcere e si trova in un hotel di Asuncion agli arresti domiciliari. Con lui il fratello e procuratore, Roberto, che era stato arrestato insieme al Pallone d’Oro 2005. Il caso sui passaporti falsi è ancora aperto, ma Ronaldinho ha potuto rilasciare la sua prima intervista dopo la detenzione. L’ex Barcellona, ai microfoni del quotidiano paraguaiano ABC Color, ha raccontato dell’esperienza in carcere e di come sta vivendo questo periodo davvero difficile. Il brasiliano ha poi svelato cos’ha in mente di fare una volta che questa vicenda sarà definitivamente conclusa.
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Ronaldinho rompe il silenzio, prima intervista dopo il carcere
“Abbiamo fatto questo viaggio in virtù di contratti gestiti da mio fratello, che è anche il mio procuratore. Siamo venuti per lanciare un casino online e per la presentazione del libro ‘Craque de Vida’, organizzata con l’azienda brasiliana che ha i diritti di pubblicazione in Paraguay. Siamo rimasti totalmente sorpresi nell’apprendere che i documenti non erano legali. Da allora la nostra intenzione è sempre stata quella di collaborare con il sistema giudiziario per far capire la nostra estraneità ai fatti. Da quel momento, fino ad oggi, abbiamo spiegato tutto ciò che ci è stato richiesto. Il nostro volo era previsto per sabato 7 marzo, alle 3 di mattina perchè dovevo andare al compleanno di mio figlio. Poi quello che è successo dopo non lo so”.
La detenzione è stata un duro colpo per l’ex attaccante ma, fortunatamente, gli altri detenuti lo hanno accolto a braccia aperte e lui ha potuto fare quello che ha sempre fatto, giocare a calcio, fare foto e firmare autografi: “È stato un duro colpo, non avrei mai immaginato di vivere una situazione del genere. Tutte le persone con cui ho avuto la possibilità di condividere la detenzione mi hanno trattato con amore. Giocare a calcio, fare autografi e foto fa parte della mia vita, non avevo motivo di smettere di farlo, soprattutto nei confronti di persone che stavano vivendo un momento complicato proprio come me. La prima cosa che farò, sarà dare un grande bacio a mia madre. Sta vivendo questo momento difficile, sin dall’inizio, chiusa dentro casa per colpa della pandemia. E poi dovrò assorbire l’impatto generato da questa situazione e andare avanti, con forza e fede“.