Ted Smith, fino a poco tempo fa portiere del Southend, si ritira a soli 24 anni. A fine gennaio era finito nel mirino di Mourinho, che lo voleva portare al Tottenham per rafforzare la sua rosa. Alla fine però non c’è stato alcun accordo e Ted, dopo qualche mese, ha deciso di dare una svolta alla sua vita e di appendere gli scarpini al chiodo. Niente delusione e niente infortuni, ma piuttosto il terrore di sbagliare. Sì, perché il ventiquattrenne si è ritirato proprio a causa della troppa pressione delle partite. Una pressione che lo terrorizzava. L’ormai ex estremo difensore, come spiega al Telegraph, sceglie quindi di dire addio al mondo del calcio: “Non ero me stesso. Non mi piaceva più. Adoro il calcio e gli allenamenti, ma quando sono iniziate le pressioni, è stato un po’ troppo per me. Ci ho messo molto per pensarci e poi prendere questa decisione”.
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Ted Smith si ritira a 24 anni, troppa pressione
Un problema che con i social media si stava amplificando sempre di più. Smith ha confessato infatti che, dopo ogni match, correva a guardare i commenti sui social e si soffermava sempre e solo su quelli negativi. Una situazione non più sostenibile dal ragazzo: “Ho provato così tanto a giocare divertendomi ma non ci sono riuscito. Ho provato di tutto. Ho sviluppato la paura di giocare. Dopo una partita andavo subito a guardare i social per vedere cosa diceva la gente. Per il 90% delle volte non c’era nulla, ma se vedevo due o tre commenti negativi dopo una brutta partita mi soffermavo sempre su quelli. Mi influenzavano durante la settimana. Invece di guardare gli aspetti positivi, vedevo gli aspetti negativi. Dovresti divertirti quando giochi. Sono stato anche da uno psicologo sportivo“.
Ted ora spera che la sua scelta possa aiutare altre persone che vivono una situazione simile alla sua: “Potrebbero esserci altre persone in questa situazione, non so quanti. Spero che ciò che dico possa aiutare le altre persone a rendersi conto che nella vita c’è molto di più oltre allo stress per una partita di calcio”.