Forse in pochi si ricorderanno che nell’estate 2016 si accasò da svincolato alla corte dell’Inter di Mancini Caner Erkin, esterno sinistro turco del Fenerbahce. Quando nell’Agosto dello stesso anno l’attuale tecnico della Nazionale rassegnò le dimissioni, l’Inter puntò forte su Frank de Boer, con i risultati che tutti conoscono. L’avvicendamento estivo ha fatto sprofondare Erkin nelle gerarchie nerazzurre, facendolo sparire dai radar. Per il turco era la grande occasione della carriera, e de Boer gliel’ha rovinata. Ma lui non ha dimenticato…
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Quando a 28 anni arriva la chiamata che può cambiare la tua carriera e ti ritrovi a non fare nemmeno l’esordio in campo è difficile da digerire. È ciò che è successo a Caner Erkin, approdato a parametro zero all’Inter nell’estate del 2016. L’esterno sinistro turco era arrivato in nerazzurro su indicazione di Roberto Mancini, ma a fine estate l’attuale tecnico della Nazionale azzurra lasciò Milano e la nuova dirigenza cinese decise di puntare su Frank de Boer, reduce dall’esperienza all’Ajax. Una scelta rivelatasi poi fallimentare. L’arrivo dell’olandese sulla panchina interista significò per Erkin l’inizio della fine.
Inter, Caner Erkin attacca de Boer: “Mi ha rovinato la carriera”
Il nazionale turco è intervenuto ai microfoni di FCInterNews. Caner Erkin non ha usato giri di parole nell’indicare Frank de Boer come l’allenatore che ha rovinato la sua carriera all’Inter e non solo: “Pensavo che sarebbe stato un passo avanti nella mia carriera, che avrei giocato per vincere titoli, ma l’atteggiamento di Frank de Boer nei miei confronti si è rivelato orribile. Mi ha lasciato fuori dalla squadra come se fossi un ragazzino e in questo modo ha rovinato la mia carriera. Mi ha costretto ad allenarmi a parte. È stata una totale mancanza di rispetto che non ho mai capito. Penso che volesse costringermi ad essere frustrato“. Dopo poche settimane l’esterno turco tornò in Turchia al Besiktas, dapprima in prestito e poi a titolo definitivo. La possibile svolta della sua onesta carriera andata in frantumi. Per colpa di de Boer.