E alla fine querela fu. Thomas Strakosha ha deciso di adire per vie legali dopo che l’ex calciatore e opinionista Massimo Brambati aveva dichiarato che il numero 1 della Lazio aveva finto un infortunio per nascondere la positività da coronavirus.
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Strakosha contro Brambati
L’avvocato dell’estremo difensore albanese ha comunicato di aver “adito la competente autorità giudiziaria penale a tutela dei propri diritti e della propria reputazione personale e professionale, gravemente lesa dalle suddette dichiarazioni diffamatorie“. Strakosha “precisa di aver documentalmente dimostrato all’autorità giudiziaria sia la realtà e l’effettività dell’infortunio subìto in data 22 aprile sia la propria perenne negatività al Covid-19 (emersa da tutti gli esami clinici periodicamente eseguiti)”.
Il legale ha infine precisato che “stigmatizza l’assoluta falsità delle dichiarazioni pubbliche rese dal signor Brambati (soggetto del tutto sconosciuto al calciatore) ed immediatamente divulgate dai principali organi di stampa, le quali hanno lasciato sgomento tanto il signor Strakosha quanto i di lui familiari, arrecando loro un grave malessere psico-fisico”.
Il fatto
In una diretta instagram con la giornalista Giovanna Martini, Brambati aveva dichiarato: “Ci sono due giocatori, uno del Milan e uno della Lazio, positivi al Coronavirus. Quello biancoceleste è Strakosha, che dicono abbia un infortunio alla caviglia e non è vero, invece, ha fatto un tampone ed è risultato positivo. Non lo so di Ibra, ma Kessie del Milan è positivo. Siccome ha viaggiato tornando dall’Africa con Gervinho affianco, hanno messo in quarantena anche Gervinho“. Immediata la replica del fratello del portiere che aveva postato sui social: “Dovresti vergognarti di diffondere bugie e se non rispettassi la tua età ti farei personalmente causa per disinformazione”.
Anche il medico responsabile della Lazio, Ivo Pulcini, intervistato da Radio Radio aveva risposto: “Strakosha è perfetto come tutti gli altri. Ha il Covid? Non lo devo giurare, mandate qualcuno a sorpresa. Mi dimetto subito se ha qualcosa, le fake news non fanno parte delle persone serie. Mandate qualcuno della FIGC. Una persona che dice certe cose senza documentazione e inventandole, è assurdo”. Poi prosegue: “Il sovraccarico di impegni è motivo di preoccupazione, ma sappiamo come affrontarlo. Prima cosa importante è idratarsi, poi riscaldamento, stretching e intensità graduale con carichi crescenti. Giocare alle 16.30 è un problema, dobbiamo fare i conti con la disidratazione. Ma noi siamo preparatissimi, non abbiamo paura di niente“. Adesso Brambati dovrà difendersi in tribunale.