Anche l’Adidas scarica il centrocampista dell’Arsenal Mesut Ozil. Il colosso di abbigliamento tedesco ha infatti deciso che non rinnoverà il contratto del 31enne in scadenza a Luglio. I motivi della decisione fanno discutere.
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L’Adidas ha deciso di chiudere il suo contratto di sponsorizzazione da 25 milioni di euro con il centrocampista dell’Arsenal Mesut Ozil. Una partnership, quella tra il giocatore e l’azienda tedesca, che durava dal 2013, tempi in cui Ozil indossava la maglia del Real Madrid. L’Adidas in quella stagione offrì un super contratto da quasi 4 milioni a stagione al tedesco pur di strapparlo agli acerrimi rivali della Nike. Secondo quanto riporta la Bild, alla base della separazione ci sarebbe l’immagine pubblica del giocatore, negli ultimi tempi decisamente in declino. Prima le esternazioni pubbliche in appoggio al presidente turco Erdogan, poi le critiche al governo cinese per la sua discriminazione nei confronti dei musulmani etnici uiguri nella regione occidentale dello Xinjiang, infine il rifiuto di tagliarsi lo stipendio del 12,5% con l’Arsenal durante l’emergenza Covid-19. Una serie di motivazioni che ha spinto il colosso tedesco a salutare il centrocampista.
L’Adidas scarica Ozil, ma non è la prima a farlo…
La Bild afferma inoltre che un altro motivo per cui l’Adidas ha deciso di mostrare l’uscio ad Ozil è prettamente economico: l’azienda è alla disperata ricerca di tagliare i costi dopo aver visto i suoi profitti subire un colpo importante durante la pandemia. Alla fine di Aprile infatti, la società ha previsto che le vendite diminuiranno del 40% nel secondo trimestre. Ciò dopo aver già perso circa 900 milioni di euro di ricavi nello stesso mese. L’Adidas non è il primo sponsor ad abbandonare Ozil negli ultimi anni: nel 2018 anche la Mercedes ha lasciato scadere il suo contratto con il centrocampista. Il portavoce di Adidas Oliver Bruggen ha preferito non commentare la vicenda: “I colloqui sui contratti non vengono generalmente commentati pubblicamente all’Adidas“, ha spiegato alla Bild. Un periodo più che complicato dunque per il tedesco di origine turca. Forse il ritorno al calcio giocato riuscirà a portargli dei benefici.