Restrizioni, regole ferree e porte chiuse, ma ieri sera nessuno è riuscito ad evitare un’inspiegabile invasione di campo durante la sfida di Liga tra Mallorca e Barcellona. Invasione pianificata da parecchio tempo, come ha spiegato oggi il protagonista a Cadena Cope. E la Liga è pronta a prendere seri provvedimenti nei suoi confronti…
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Ha dell’incredibile quanto accaduto ieri al Visit Mallorca Estadi durante la sfida tra i padroni di casa e il Barcellona di Quique Setien: minuto 53, un ragazzo biondo con la maglietta della Nazionale argentina del fenomeno blaugrana Leo Messi ha fatto irruzione nel rettangolo verde raggiungendo prima Jordi Alba per un selfie e puntando poi dritto verso La Pulce argentina facendosi beffe degli uomini della sicurezza presenti allo stadio. Un’invasione inspiegabile, se si pensa che la partita, a causa delle restrizioni per la pandemia da Coronavirus, si stava inevitabilmente giocando a porte chiuse. Una situazione paradossale, ma non un’azione estemporanea. Il giovane ha infatti spiegando che aveva pianificato tutto già prima della crisi successiva al Covid-19.
Parla l’invasore di Mallorca-Barcellona
Il biondo, residente nell’isola delle Baleari ma di origini francesi, ha raccontato i dettagli della sua invasione a Cadena Cope: “L’avevo pianificato già prima dello stop del calcio. La mia idea e il mio sogno erano di fare una foto con Messi. Ma prima ho visto Jordi Alba e l’ho fatta con lui. Più tardi sono andato da Messi, ma la sicurezza mi ha bloccato… Mi hanno portato in una stanza, fatto eliminare la foto e firmare un documento con i miei dati“. Ma come ha fatto ad entrare in uno stadio di questi tempi inaccessibile? Lo ha spiegato lui stesso: “Ero con alcuni amici, sono arrivato al 40esimo minuto. Ho saltato una recinzione di circa due metri e dagli spalti ho poi sceso le scale fino al campo“. Un gioco da ragazzi, ma che potrebbe costargli caro.
LaLiga pronta a multarlo
LaLiga spagnola è pronta infatti a prendere severi provvedimenti contro lo scellerato invasore di Mallorca-Barcellona. Questa la dura presa di posizione: “L’invasore non indossava una maschera o guanti quando è entrato in campo, ha disobbedito agli ordini del personale di sicurezza e ha infranto le leggi sulla sicurezza sanitaria in atto a causa della pandemia di Coronavirus. Queste azioni costituiscono un reato e mettono a repentaglio la salute di tutti e l’integrità della competizione“. Forse però una strigliatina anche agli uomini della sicurezza dell’impianto di Palma de Mallorca andrebbe data…