John Terry è, per tutti, una bandiera storica del Chelsea. Ventidue anni di assoluta fedeltà alla maglia Blues e 13 anni con la fascia da capitano. Eppure, qualcuno di molto vicino al difensore non ha mai digerito questa scelta: suo padre. Il signor Terry, tifoso del Manchester United, non ha apprezzato per niente la volontà del figlio. Il piccolo John ha giocato nelle giovanili del West Ham fino all’età di 14 anni, ma nel 1995 si trova davanti a un bivio. Tre sono le strade percorribili, la prima è quella che lo porta al Chelsea, la seconda al Manchester United e l’ultima all’Arsenal. Una decisione sicuramente difficile, resa più semplice grazie a una visita allo Stamford Bridge. Terry capisce subito che quello è il suo posto. Peccato però che, per il padre, avrebbe dovuto scegliere l’Old Trafford.
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John Terry, il padre furioso quando firmò con il Chelsea
Era furioso, come racconta il difensore stesso al podcast Footballer’s Guide to Football, così furioso che si è rifiutato di raggiungerlo in campo per la firma del contratto: “Mio padre non ha mai voluto che firmassi per il Chelsea. Potevo scegliere tra Arsenal, Chelsea e Manchester United. Tutte e tre le opzioni erano magnifiche ma quando sono entrato a Stamford Bridge ho capito che era il mio posto. Quando sono andato lì per firmare il modulo di iscrizione alle giovanili del club, si è rifiutato di venire con me. Mi ricordo che ero nel tunnel e i giocatori stavano rientrando. Glenn Hoddle mi passa vicino e mio padre dice ‘tu con questi non ci firmi, dovresti andare al Manchester United’. Io gli rispondo di essere sicuro della scelta“.
Per far sì che l’accordo fosse valido ci voleva però la supervisione e la firma di un genitore. La madre si è così offerta di accompagnarlo: “C’è una famosa foto di me, mia madre e Graham Rix che firmiamo il contratto, ma mio padre si è rifiutato. Quella sera ha dato di matto, anche se io sapevo che il Chelsea era la squadra giusta per me”. Scelta sbagliata o meno, John Terry con il club londinese ha vinto tutto: cinque volte la Premier, una Champions League e una Europa League, ma anche tredici coppe nazionali. Il dispiacere del padre negli anni è passato e John, anche se non in maglia Red Devils, è riuscito a renderlo super orgoglioso.