Come da tradizione prima del fischio d’inizio della sfida tra Manchester City e Liverpool c’è stata la tipica “guard of honour”: i giocatori del City hanno accolto quelli dei Reds campioni d’Inghilterra attendendoli ai lati del campo, e applaudendoli al loro ingresso in campo. Una tradizione tutta anglosassone che nei giorni scorsi ha fatto molto discutere. C’è però chi, tra i Citizens, non ha rispettato il protocollo. Con inevitabile polemica annessa.
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Una tradizione tutta anglosassone quella della guard of honour, il tributo che gli sconfitti portano ai vincitori. Uno strano scherzo del destino (e del calendario), ha voluto che fosse proprio il Manchester City di Guardiola ad accogliere con la guardia d’onore il Liverpool campione della Premier League. Con inevitabili polemiche, prima e dopo il rito. Aveva iniziato Danny Murphy, ex centrocampista dei Reds, dichiarando come fosse inaccettabile che uno come De Bruyne fosse costretto ad applaudire dei giocatori che “non possono nemmeno allacciargli gli scarpini“. Klopp aveva invece pensato di stemperare gli animi, spiegando di non aver bisogno di alcun tributo per la vittoria del campionato. Tra i botta e risposta la guardia d’onore è andata in scena, anche se c’è chi, tra i Citizens, si è rifiutato di applaudire i vincitori, trasgredendo il protocollo.
La guardia d’onore del City al Liverpool, ma c’è chi si rifiuta
Il capitano del Liverpool Jordan Henderson ha guidato la squadra nel corridoio formato dai giocatori del Man City, intenti ad applaudire i neo vincitori della Premier. Tutti, tranne uno. Già, perchè Bernardo Silva si è rifiutato di battere le mani ai Reds freschi campioni. Un rifiuto che ha fatto impazzire i tifosi dei Citizens, che lo hanno subito eletto a loro nuovo idolo. Una faccia perplessa, e al posto degli applausi un bel sorso d’acqua in faccia ai Reds che sfilavano. La partita è poi terminata con un secco 4-0 per la squadra di Guardiola. Una piccola rivincita in una partita che in realtà aveva poco da dire. Ma Bernardo Silva la sua rivincita se l’era già presa all’ingresso dei campioni d’Inghilterra sul terreno dell’Etihad.