Niente libertà per Ronaldinho, almeno per il momento. L’ex fenomeno di Bercellona e Milan rimarrà insieme al fratello agli arresti domiciliari in Paraguay dopo che il giudice ha respinto l’ennesimo appello fatto dai suoi legali.
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L’icona del calcio brasiliano Ronaldinho sarà costretto a rimanere nella sua prigione dorata in Paraguay dopo che l’appello per la revoca degli arresti domiciliari è stato respinto dal giudice della quarta sezione della corte d’appello del tribunale di Asunciòn. L’ex stella del Barcellona si trova agli arresti domiciliari in un lussuoso hotel della capitale paraguaiana, il Palmaroga, dopo aver trascorso 32 giorni in un carcere paraguaiano insieme al fratello Roberto de Assis. I fatti risalgono allo scorso Marzo. La polizia di frontiera paraguaiana arrestò i due fratelli con l’accusa di essere entrati nel paese con due passaporti falsi.
Niente libertà: Ronaldinho resta ai domiciliari
Ronaldinho resta ai domiciliari con suo fratello dunque. La sua reclusione però non deve essere per niente male. L’ex fuoriclasse sta “scontando” la pena nella suite presidenziale dell’hotel Palmaroga. Suo fratello si trova nell’executive suite adiacente. Inizialmente i due erano stati condannati a sei mesi di carcere. Uscirono dopo poco più di un mese attraverso il pagamento di una cauzione da quasi 1,5 milioni di euro. Ad inizio di questa settimana, il brasiliano ha parlato di questa esperienza, paragonando i domiciliari all’isolamente che il mondo ha dovuto subire durante la pandemia di Coronavirus.