Ha dell’incredibile quanto accaduto in Russia, durante il torneo amatoriale “Moscow Celebrity Cup”. Roman Shirokov, ex centrocampista dello Zenit San Pietroburgo e capitano della Nazionale russa nella gara contro il Galles a Euro 2016, picchia selvaggiamente un arbitro mandandolo in ospedale. Il pestaggio è avvenuto per un banale rigore non fischiato…
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L’ex centrocampista dello Zenit San Pietroburgo Roman Shirokov, 57 presenze e 13 goal con la propria Nazionale e addirittura capitano per il suo paese a Euro 2016 contro il Galles, dovrà affrontare un procedimento penale dopo aver brutalmente aggredito un arbitro durante un torneo amatoriale giocato a Mosca. Shirokov, ora 39enne, lunedì ha partecipato al torneo “Moscow Celebrity Cup” giocando per Match TV, canale televisivo russo per il quale lavora come opinionista. L’increscioso episodio è avvenuto durante i quarti di finale del torneo: Shirokov si è arrabbiato con l’arbitro dopo che quest’ultimo non gli ha concesso un rigore per un evidente fallo subito. L’ex Zenit ha subito tuonato contro il direttore di gara, Nikita Danchenko, minacciandolo di colpirlo in caso avesse estratto un rosso contro di lui. Il cartellino è arrivato, e dalle minacce si è passati ai fatti.
L’ex capitano della Nazionale russa picchia l’arbitro
Dopo che l’arbitro gli ha mostrato il rosso, l’ex capitano della Nazionale russa gli ha subito rifilato un pugno in faccia, facendolo cadere a terra e cominciando a prenderlo a calci nello stomaco. Gli avversari sono immediatamente piombati in mezzo per bloccare Shirokov, e subito il direttore di gara è stato portato via con un’ambulanza. Danchenko, secondo quanto riferito dai media russi, ha rimediato un sopracciglio rotto e molte contusioni. La partita, ovviamente, è stata sospesa e abbandonata. “Questo è inaccettabile, disgustoso e terribile“, ha dichiarato l’organizzatore del torneo German Popkov.
Il post dell’arbitro e le scuse di Shirokov
Intanto l’arbitro, dopo quattro ore in ospedale, ha espresso tutta la sua amarezza tramite un post Instagram: “Ho passato dalle quattro alle quattro ore e mezza in ospedale, poi altri 15-20 minuti al pronto soccorso. Hanno messo punti ovunque, hanno fatto un sacco di esami. Ma, cosa più importante, sembra che tutto vada bene. Ciò che non ti uccide ti renderà più forte – ha continuato – pertanto andiamo oltre e continuiamo a lavorare. Voglio ringraziare tutti per le parole di sostegno. Questo è un momento difficile per me e per i miei cari“. Tardive e comunque difficili da accettare, sono arrivate anche le scuse di Shirokov, sempre via Instagram: “Vorrei esprimere le mie sincere scuse a Nikita per un comportamento così inappropriato. Sono ben consapevole che non assegnare un rigore evidente non può essere motivo per alzare le mani, spero che Nikita torni al più presto in servizio. Voglio anche chiedere scusa agli organizzatori del torneo, ai miei compagni di squadra, a Match TV e ai telespettatori“. Tutto questo per un rigore ed un cartellino rosso, in un torneo amatoriale. Ne valeva la pena?