Ore concitate in casa Manchester City. Pep Guardiola è volato a Barcellona, ufficialmente per le vacanze, ma in molti sospettano che in realtà si tratti di un viaggio di lavoro. L’ipotesi più accreditata sarebbe infatti quella di un incontro segreto con Lionel Messi. Il catalano spera di riuscire a convincere la Pulce a scegliere la Premier League. Il tecnico, però, non è l’unico ad attirare l’attenzione dei media. Anche Kevin De Bruyne, nominato a fine stagione giocatore dell’anno in Premier League, è finito al centro dell’attenzione a causa del suo agente. L’uomo, infatti, è stato arrestato e la denuncia sarebbe partita proprio dal centrocampista. Si tratta del procuratore Patrick De Koster, che ha accompagnato Kevin per tutta la carriera fino a quando, nel 2019, la situazione è cambiata.
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Arrestato agente di De Bruyne, la denuncia partita dal centrocampista
Il campione belga ha presentato una denuncia per frodi finanziarie e ora l’agente è stato arrestato. Non è ancora chiaro, però, se l’operazione della polizia sia partita sulla base della denuncia del centrocampista. Gli agenti comunque hanno prima perquisito la casa di De Koster e hanno poi interrogato e posto in stato di fermo l’uomo. I fatti incriminati, come riporta il quotidiano belga Het Nieuwsblad, risalirebbero al periodo in cui il giocatore militava in Bundesliga, nel Wolfsburg. Le accuse sono di riciclaggio di denaro e di falsificazione di atti che riguardano i compensi ricevuti da De Bruyne in Germania. Compensi che sarebbero transitati in paradisi fiscali, come il Liechtenstein, e che non sarebbero stati denunciati adeguatamente. Sotto accusa anche il trasferimento al Manchester City nel 2015.
A spiegare la situazione, ai microfoni di Sporza, è Eric Van Duysse, il portavoce dell’ufficio del pubblico ministero. Van Duysse ha riferito che De Koster ha trascorso la notte in carcere ed è stato interrogato per ore: “È sospettato di riciclaggio di denaro e di falsificazione. È stato trasferito in prigione dopo la decisione del giudice istruttore di Bruxelles”. Il servizio centrale di anticorruzione sta ora supervisionando l’inchiesta sulla condotta del manager della J&S International Football Management, che agisce per una serie di giocatori professionisti belgi.