Zahavi, festa rumori e resistenza a pubblico ufficiale: arrestato

calcio13/09/2020 • 20:21
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La stella del calcio israeliano Eran Zahavi è stata arrestato, dopo un raid della polizia. Gli agenti si sono presentati a casa dell’ex Palermo dopo svariate denunce dei vicini: troppo rumore a causa di una festa organizzata dal giocatore. Il 33enne ha rifiutato di collaborare e ha sbattuto la porta in faccia alla polizia. I pubblici ufficiali hanno quindi fatto irruzione nell’abitazione e hanno arrestato Eran. Zahavi, che attualmente gioca nel Guangzhou R&F, vanta anche un’esperienza in Serie A. È l’estate del 2011, quando Maurizio Zamparini si lascia conquistare dall’attaccante israeliano, reduce da un’eccezionale stagione con la maglia dell’Hapoel Tel Aviv. L’allora 24enne non riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra i grandi del calcio europeo ma dal 2013, dopo il suo trasferimento al Maccabi Tel Aviv, diventa una macchina da goal. 

Zahavi, festa rumori e resistenza a pubblico ufficiale: arrestato

Anche in nazionale il suo rendimento è eccezionale. Lo scorso sabato ha segnato la rete del pareggio nella partita di Nations League contro la Scozia e ha festeggiato con un post su Instagram: “È sempre una sensazione speciale segnare in nazionale”. Periodo straordinario in campo, ma non fuori dal terreno da gioco. Il giocatore, infatti, ha organizzato una festa nella sua abitazione ma non è finita bene. Diversi vicini di casa hanno denunciato Eran per il troppo rumore e la polizia si è quindi presentata al party. La festa in piscina, apparentemente, non ha violato le restrizioni del coronavirus, ma i vicini non hanno comunque gradito. Gli agenti sono arrivati nell’elegante quartiere di Savyon a nord di Tel Aviv, il giocatore però ha opposto resistenza. 

La polizia ha fatto irruzione e Zahavi è stato arrestato per essersi rifiutato di collaborare e aver cercato di sbattere la porta in faccia agli agenti. Un portavoce della polizia ha detto che il 33enne ha maledetto gli ufficiali e si è rifiutato di identificarsi, dicendo che tutti sapevano chi fosse: “Quattro poliziotti per un po’ di rumore, non ci sono mica stupratori qui”, ha dichiarato mentre veniva portato via. L’avvocato di Zahavi ha accusato la polizia di averlo deliberatamente preso di mira e di aver usato metodi troppo pesanti. Eran è stato rilasciato diverse ore dopo. L’attaccante si concentrerà ora sul calcio, nei giorni scorsi si è parlato di un suo possibile trasferimento al club turco del Fenerbahçe.

calcio13/09/2020 • 20:21
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