Settimana di successi per il Tottenham e per Josè Mourinho. Prima la vittoria contro il suo ex Chelsea negli ottavi di finale di Coppa di Lega, poi l’accesso alla fase ai gironi dell’Europa League grazie al successo per 7-2 contro il Maccabi Haifa e ora la rivincita del portoghese contro lo United. Super trionfo degli Spurs all’Old Trafford, che demoliscono per 6-1 la squadra che, nel 2018, mise alla porta lo Special One. Una gara ricca di sorprese e una vittoria storica. Tre reti nei primi sette minuti, l’espulsione di Martial per una manata a Lamela, che crea parecchie polemiche e una quasi espulsione di Shaw, graziato però dal direttore di gara.
- Asia, dedica gol ai nipoti ma lo accusano di razzismo: 6 mesi di squalifica
- Lukaku risponde a chi lo criticava in Inghilterra: “Mi dicevano che ero lento”
- Guardiola elogia Bielsa, ma lui replica: “Il suo calcio ha fatto danni”
United-Tottenham, la rivincita di Mou: “Non ci tenevano testa”
L’episodio chiave della gara è sicuramente l’uscita dal campo dell’attaccante dei Red Devils. L’arbitro mostra subito il cartellino rosso a Martial e il VAR gli dà poi ragione, ma scoppiano le polemiche. Polemiche di cui Mourinho non vuole parlare: “Non l’ho vista, forse lo farò più tardi. E comunque se c’è qualcuno che può recriminare per le decisioni del VAR, è sicuramente il Tottenham. Non mi esprimo sulle decisioni arbitrali, so solo che abbiamo giocato molto bene. Ho detto ai miei giocatori che vincere qui sarebbe stato un ottimo risultato”.
La superiorità numerica, secondo il portoghese, non è stata comunque determinante per la vittoria. Il suo Tottenham era pronto e lo United non sarebbe riuscito a tener testa ai suoi uomini neanche con la presenza di Martial: “Il Manchester United non perde molte partite. E segnare sei gol non è qualcosa che capiti tutti i giorni. Credo sia una vittoria storica, ma alla fine vale sempre tre punti. Tuttavia sono punti molto importanti perché ci siamo preparati molto bene tatticamente e anche psicologicamente. Così pronta che l’andare sotto per 1-0 non ha influenzato la squadra. Abbiamo affrontato l’avversario ridotto in dieci per molto tempo, il che è vero, ma per me è anche vero che 11 contro 11 stavamo giocando molto bene e non riuscivano a controllarci. È stata una performance davvero, davvero forte”. Ora l’obiettivo dello Special One è vincerle tutte.