La compagna di Cristiano Ronaldo, Georgina Rodriguez si è sfogata alla rivista Mujerhoy, parlando dell’invidia che li circonda e che non le permette di avere molti amici. La modella ha anche parlato di come la malattia del padre le ha cambiato la vita.
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Georgina Rodriguez e Cristiano Ronaldo contro gli invidiosi
“Quando ero piccola ero un brutto anatroccolo e mi sono trasformata in un cigno – ha spiegato Georgina –. Alla nascita nessuno avrebbe detto che in seguito sarei stata bellissima. Me l’hanno sempre detto [ride]. I complessi sono inutili. Via i complessi! Mi amo come sono, con le imperfezioni. Nessuno è perfetto. Ma siamo unici. Questo è già di per sé una cosa speciale“.
Poi spiega i suoi rapporti sociali: “Sono una ragazza con pochi amici, ma quando ho un’amica è vera, mi dono con tutto il cuore. Fin da piccola potevo contare i miei amici sulle dita di una mano. A poco a poco ho incontrato persone meravigliose e le dita delle mie mani sono finite… Ma sì, non tutti hanno la mia fiducia. Se mi contattano in tanti ora? Ad esempio, persone con cui ho avuto contatti una volta nella mia vita e mai più, fino a quando … boom! Sei conosciuta e ricompaiono come se fossero amici intimi. Ma, fortunatamente, ci sono persone che ci sono sempre state e continuano a comportarsi essere allo stesso modo. Amo davvero la mia gente, con tutto il mio cuore; e mi hanno per sempre. Sono molto generosa con le persone che mi mostrano gentilezza, responsabilità, impegno, perseveranza, persone che combattono da sole. Quelle persone mi prendono, amo i lavoratori. Sono circondata da persone reali“.
Georgina Rodriguez contro gli invidiosi
Sul discorso dell’invidia: “Ho un motto: ‘Qualunque cosa farai, sarai criticata’. È così semplice, non puoi piacere a tutti. Sfortunatamente, c’è molta invidia nei confronti di Cristiano Ronaldo e di me stessa. L’invidia è un sentimento che fa marcire l’essere umano, non lo fa evolvere e lo riempie di odio e risentimento. Devi rallegrarti per il bene degli altri. Sembra che sia meglio nascere ricchi fin dalla nascita, che gli altri non abbiano altra scelta che accettare le differenze di classe se provengono già da un cognome piuttosto invece che aver la fortuna di migliorare dallo stesso punto di partenza della maggior parte della popolazione. È allora che pensano di poter criticare e dire cose come: “Ma chi è questa? Se è una semplice impiegata”. L’invidia fa molti danni, non tanto a chi la riceve quanto a chi la sente. Mi dispiace per loro! Cerco di capire perché sta accadendo e di non provare nulla di negativo nei confronti di quei sentimenti e di quelle persone“.
Sulla malattia del padre: “Mi sento una privilegiata ma non per le cose materiali che possiedo, ma per la salute e l’amore della mia famiglia. Chi lo possiede è un privilegiato. Chiunque abbia la tranquillità di non dover combattere per una malattia o vedere un membro della famiglia soffrire è privilegiato. Mio padre si ammalò e combatté per tre anni; è qualcosa che cambia la tua vita e il modo in cui vedi le cose. Tutte le cose banali vanno in secondo piano. Sono sempre stato molto matura e consapevole dell’importanza della salute, ma dopo la malattia di mio padre c’è stato un prima e un dopo”.