Attualmente non lavora in tv, ma grazie ai social il talento di Bari vecchia riesce ancora a regalarci delle perle. Schietto come sempre, Antonio Cassano ha fatto una diretta instagram con Bobo Vieri dove ha commentato il campionato italiano, criticando praticamente mezza Serie A: da Conte al Milan.
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Cassano critica Conte
Cassano inizia la sua disanima sul nostro campionato: “Tra Premier League e Serie A c’è un abisso colossale come ritmo e qualità di gioco. Non riesco a vedere una partita del nostro campionato per 90′, mi annoio… a parte che senza pubblico non si può vedere il calcio…. La Juve fa fatica in questo momento, anche se resta la favorita allo scudetto. L’Inter, sulla carta, dovrebbe essere l’antagonista ma Conte trova troppi alibi, dice che la squadra gioca bene ma io il bel gioco non lo vedo. Sono dipendenti da Lukaku, fa reparto da solo, quando non c’è fanno una fatica allucinante. Io non impazzisco per lui ma in questa serie A fa 30 gol. Quando giocavo contro la Juve di Conte non riuscivo a tirare in porta, mentre adesso Handanovic prende gol ogni partita. Il problema è che lui non cambia mai niente, se mettesse la difesa a 4 ed Eriksen come playmaker, alla Pirlo per intenderci, cambierebbe la squadra. Il problema è che lui non lo vede. Peccato perché è un grandissimo calciatore”.
Poi su Pirlo: “Gli manca un giocatore come lui: Pjanic sarebbe stato perfetto, ma l’hanno mandato via per Sarri e ora si ritrovano senza un regista che fa girare palla. Peccato perché in attacco e in difesa sono forti, specie da quando è tornato Chiellini. Giorgio prima ti manda all’ospedale e poi ti chiede scusa. È uno dei calciatori più buoni che ci sono in serie A, ma in campo non conosce manco la madre. Poi dopo la partita amici come prima”. Sulla lotta allo scudetto, Cassano pensa ci possa essere un’outsider: “Occhio anche al Napoli e all’Atalanta che potrebbe essere la sorpresa se Ilicic torna quello dell’anno scorso”.
Cassano elogia Ibrahimovic e Messi
Impossibile non parlare di Ibrahimovic: “L’unico che come lui a 40 anni faceva ancora la differenza era Maldini. Se gli metti dietro un assistman come me, Pirlo o Totti, ti fa 30 gol. È fortissimo e si tiene in tiro anche fisicamente, tiene testa ai 20enni. Lui si allena sempre e se gli altri non lo fanno li attacca al muro. Senza di lui il Milan è da decimo posto, è una squadra normale senza né testa né coda. Ha migliorato anche Leao, Calhanoglu e Calabria. Dopo Ronaldo il Fenomeno e van Basten, è il terzo centravanti più forte che ho visto giocare“.
Chiosa finale sul Barcellona: “In Champions tifo i blaugrana per via di Messi, mi spiace per i fan di Maradona e CR7, ma la Pulce non ha rivali. Solo Ronaldo il Fenomeno, se non avesse avuto i problemi al ginocchio, sarebbe stato più forte di lui. Si allenava il venerdì, segnava doppietta la domenica e tornava in Brasile. Oggi in Italia chiamano tutti fenomeni, ma il vero e unico fenomeno è stato lui. Tornando a Messi ha fatto 960 tra gol e assist, una roba allucinante, solo Pelè ha fatto meglio ma negli anni ’50-60, era un calcio diverso. Per convincerlo a restare a Barcellona devono mandare via Koeman e dare la panchina a Xavi e poi acquistare 2-3 top players tipo Sancho e Neymar e mandare via Griezmann, Dembelè e Coutinho che non sono da Barcellona.