Brutte notizie per il Gabon. La nazionale del paese africano potrebbe infatti perdere Aubameyang. Tutta colpa della notte trascorsa in aeroporto dalla squadra in Gambia. Nei giorni scorsi il giocatore Gunners e i compagni della selezione gabonese hanno vissuto una piccola disavventura. La formazione di Neveu si è recata a Banjul per le qualificazioni alla prossima Coppa d’Africa, ma la trasferta si è trasformata in un incubo. La squadra del Gabon è rimasta bloccata in aeroporto per sei lunghissime ore ed è stata privata dei passaporti. Il tutto per problemi burocratici legati ai test per rilevare il coronavirus. Il Gambia ha infatti richiesto un test effettuato 48 ore prima di arrivare nel Paese, ma la Federazione Gabonese ha seguito un altro protocollo. Il risultato? Giocatori e staff hanno dovuto attendere in una delle tante sale d’attesa dello scalo seduti o sdraiati per terra con i loro bagagli.
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Gabon potrebbe perdere Aubameyang, colpa della nottata in aeroporto
Aubameyang, capitano della squadra, ha denunciato la situazione tramite i propri profili social e la notizia ha fatto il giro del mondo. In casa Arsenal però non l’hanno presa bene. Il club di Londra è furioso, tant’è che in Gabon hanno già paura che l’attaccante non sarà presente ai prossimi appuntamenti con la propria Nazionale. A confermare le ansie della federazione del paese africano ci pensa il CT Neveu che, ai media locali, ha spiegato l’ira dei Gunners: “Dopo averlo visto in queste condizioni, è finita. L’Arsenal ha chiamato Pierre-Emerick dopo averlo visto in queste condizioni. Non lo lasceranno tornare e non solo lui, succederà con altri giocatori di altri club. È comprensibile, sono giocatori di altissimo livello e quando vanno con le loro nazionali dovrebbero avere un minimo di comfort. Immaginate se Aubameyang si infortunasse. L’Arsenal ha diritto di essere arrabbiato dopo aver visto il proprio giocatore dormire a terra”.
Il Gabon però potrebbe dormire sonni tranquilli grazie alla FIFA. L’Arsenal potrebbe provare a convincere l’attaccante a restare, ma questo non è consentito dalla Federazione internazionale. Il regolamento prevede infatti l’obbligo per i club di “liberare i propri giocatori registrati a favore delle squadre rappresentative del paese per cui hanno il diritto di giocare a causa della loro nazionalità”. La FIFA vieta anche “qualsiasi accordo tra giocatore e società per evitare la convocazione”.