Isole Mauritius in rivolta, tutta colpa del Liverpool e dei cartelloni pubblicitari di Anfield. Ma partiamo dal principio. Lo scorso luglio i Reds hanno annunciato una nuova partnership con il Paese dell’Oceano Indiano per promuovere lo sviluppo economico e turistico. L’accordo triennale consente alle Mauritius di beneficiare di una gamma di risorse digitali, social media e di marketing della squadra. L’obiettivo dello stato africano è quello di qualificarsi come una destinazione turistica di primo piano a livello globale. Una partnership da 8 milioni di euro annunciata dall’amministratore delegato e direttore commerciale del Liverpool FC, Billy Hogan: “Questa è una partnership entusiasmante e siamo lieti di sviluppare le nostre relazioni esistenti con le Mauritius in seguito all’apertura della LFC International Academy sull’isola nel luglio 2019. Nelle Mauritius abbiamo tifosi molto appassionati, e siamo lieti di avvicinarli ulteriormente al club attraverso questa partnership”.
- Valderrama sul VAR: “Togliamo arbitri, sono pagliacci che non decidono più nulla”
- Guardiola insoddisfatto del recupero, blocca il quarto uomo (VIDEO)
- Drinkwater altra follia in campo, calcio all’avversario sedicenne: espulso
Isole Mauritius vs Liverpool, colpa dei cartelloni pubblicitari di Anfield
Anche nelle Mauritius, l’accordo era stato accolto con grande gioia, nonostante l’impiego di parecchio denaro pubblico. Ma ora l’entusiasmo ha lasciato posto all’ira. Tutta colpa di un errore di stampa. Durante la gara di Premier League tra Liverpool e Tottenham sono apparsi infatti dei cartelloni pubblicitari che invitavano il pubblico a visitare le isole Mauritius. Nulla di strano, se non fosse che sul manifesto ci fosse scritto “mauritusnow. com”. In fase di realizzazione hanno dunque dimenticano una “I”: “Mauritus” al posto di “Mauritius”. Gli abitanti del paese africano si sono così scatenati sui social, ma anche i media locali non hanno apprezzato affatto la gaffe pubblicitaria. L’Express, uno dei più importanti quotidiani, titola: “È per questo che paghiamo 8 milioni di euro?”.
Lo stesso quotidiano sottolinea poi che alcune clausole del contratto tra il Liverpool e la Mauritius Tourism Promotion Authority non siano state rispettate. Oltre alla pubblicità, infatti, dovrebbero essere assegnati, ogni anno, otto biglietti per le partite del Liverpool sia in Premier League che in FA Cup. Quattro di questi dovrebbero consentire l’accesso alla VIP Lounge. Gli altri quattro dovrebbero trovare posto in tribuna, tra i tifosi. La concessione di questi biglietti dipende dalla disponibilità dei posti e da altre condizioni imposte dai Reds. Ma con la chiusura delle frontiere i biglietti andranno sicuramente persi e a pagare saranno sempre e solo gli abitanti delle Mauritius.