Problemi economici in casa Beckham. Sì, sembra impossibile ma è proprio così. Tutta colpa della casa di moda di Victoria. Era la pioniera del marchio Beckham, ma ora qualcosa sta cambiando. Dopo aver ottenuto la fama mondiale con una delle più grandi band femminili del Regno Unito, e dopo essere diventata un’imprenditrice affermata, lanciando la sua omonima linea di moda che le ha permesso di vincere anche il premio come Designer Brand of the Year ai British Fashion Awards nel 2011, Victoria deve far conto con i debiti. Molte cose sono cambiate negli ultimi anni, e l’ex Spice Girls sta registrando sempre più perdite. Il suo impero continua a perdere milioni, così tanti che il marito David sarebbe davvero preoccupato. L’ex Manchester United, a quanto sembra, avrebbe già chiesto alla moglie di abbandonare il sogno della moda.
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Beckham, troppi debiti: chiede a Victoria di abbandonare il sogno della moda
L’ex giocatore, come racconta una fonte a Heat World UK, avrebbe suggerito a Vic di gettare la spugna, ma l’imprenditrice non si vuole arrendere: “Non è un segreto che l’attività di Vic stia sanguinando da anni ormai. David le ha suggerito che sarebbe stato meglio andare in pensione e vivere comodamente con i figli, in modo che potessero concentrarsi sul Brand Beckham, ma questa cosa l’ha scioccata e sconvolta . Andando avanti sembra che abbia molti piani eccitanti per il futuro, con i suoi accordi pubblicitari e la squadra di calcio a Miami. Ma non c’è nulla di veramente delineato per Vic, tranne che cercare di mantenere viva la sua carriera nella moda. La linea di moda è stata un vero problema. Lui dice che non può continuare a finanziare i suoi affari, perché ha bisogno di pensare a Miami e non può rischiare la loro fortuna e il loro futuro”.
La Victoria Beckham Holding ha recentemente riportato perdite per 36 milioni di sterline. Lo scorso anno l’ex Spice Girls aveva ricevuto parecchie critiche per aver chiesto alle istituzioni inglesi di poter accedere agli aiuti previsti dal governo per le società in difficoltà in tempi di Coronavirus. L’80% dello stipendio dei suoi dipendenti sarebbe quindi stato pagato dai contribuenti inglesi. Ad oggi, la situazione economica dell’azienda continua a preoccupare. Ma David sembra ormai averne abbastanza.