La Superlega crolla come un castello di carte in sole 48 ore e in molti festeggiano il fallimento del nuovo progetto europeo. L’idea sposata da 12 top club europei si è presto trasformata in un fallimento e, dopo polemiche, minacce e critiche è arrivata al capolinea. Tra i più felici, sicuramente i giocatori, molti dei quali si erano già dichiarati contrari al nuovo progetto. L’effetto domino parte dall’Inghilterra, dopo che i 6 club di Premier League dicono addio al torneo. I giocatori inglesi sono in festa ma c’è chi, nell’euforia del momento, sbaglia qualcosa. Brandon Williams, difensore del Manchester United, pubblica un post con la parata per la vittoria della Champions League. Nulla di male, un’immagine simbolica. Peccato però che, per sbaglio, pubblichi quella del Liverpool e non quella dei Red Devils. Il giocatore accortosi dell’errore rimedia subito, ma gli screenshot avevano ormai fatto il giro del web.
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No Superlega, giocatore United festeggia postando parata Champions…del Liverpool
Una notte di festa che si trasforma in un piccolo incubo per Brandon Williams. Tutta colpa dei social network. Il ventenne, felice per l’addio del Manchester United alla Superlega, condivide con i propri follower un’immagine simbolo: la parata per la vittoria della Champions League. Tutto molto bello, se non avesse selezionato una foto della festa dei rivali del Liverpool. Il difensore, per sbaglio, pubblica su Instagram un’immagine dei Reds che celebrano il loro trionfo in Champions League nel 2005. Una foto dei rivali in festa, accompagnata dalla didascalia: “Per tutti voi, tutti sono uguali”.
Una volta individuato il suo esilarante errore, il terzino sinistro sostituisce subito il post con un’immagine della parata dei Red Devils, accompagnata sempre dalla stessa didascalia: “Per tutti voi, siamo tutti uguali”. Brandon però non aveva calcolato gli screenshot. Le prove del suo errore hanno fatto il giro del web e molti utenti hanno scherzato sull’accaduto: “LOOOOLL come hai potuto fare un errore così grave“, chiede qualcuno. Gli screenshot non perdonano e la figuraccia è servita.