“Salveremo il mondo del calcio”, così Florentino Perez presentava la tanto discussa Superlega. Il grande progetto europeo, però, si è rivelato un flop in sole 48 ore. Il presidente del Real Madrid è così tornato a parlare della competizione, commentando quanto successo ai microfoni di El Larguero della Cadena SER. L’imprenditore spagnolo è un fiume in piena. Perez assicura che la Superlega è solo in stand-by, che nessuna squadra si è ufficialmente sfilata dal torneo, ma coglie anche l’occasione per sparare a zero su Uefa e Fifa.
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Perez e la Superlega: “Mai vista tanta aggressività, sembrava fossimo assassini”
Il 74enne è triste per tutto il clamore creatosi e per il naufragio del torneo. Un torneo, di cui si parlava già da 3 anni: “Sono un po’ triste perché lavoravamo a questo progetto da tre anni. Forse l’abbiamo illustrato male. Il format della Champions League è vecchio e non ha alcun interesse fino ai quarti di finale. Le 12 squadre che c’erano hanno perso molti soldi. Nelle stagioni precedenti e ancora di più in questa stagione. Il format non funziona e abbiamo pensato di svilupparne uno nuovo”. Un nuovo progetto che, al momento, è solo in stand by: “I 12 club hanno firmato un contratto. Dicono che la Juventus se n’è andata, e non è così. Dicono che il Milan se n’è andato, e non è così. Anche gli inglesi sono ancora dentro. Siamo ancora tutti dentro perché per uscire bisogna pagare una penalizzazione”.
Tra i club fondatori, c’è sempre stato uno un po’ meno convinto che ha inevitabilmente influenzato anche gli altri: “Tra noi, c’è sempre stata una società inglese meno convinta degli altri, che ha contagiato negativamente il gruppo. Tra le altre società inglesi ci sono diverse persone in là con gli anni, si sono spaventati. Ci sono tanti americani che hanno altri interessi, non si aspettavano questa aggressività, si sono preoccupati. Avevamo un accordo vincolante ma abbiamo preferito farci da parte”. Perez non si spiega inoltre l’aggressività di questi giorni: “Non ho mai visto un’aggressività così grande da parte del presidente della UEFA e de LaLiga, sembrava tutto orchestrato. Sono nel calcio da 20 anni e mai avevo visto un clima così ostile. Sembrava che avessimo ucciso qualcuno, sembrava che avessimo ucciso il calcio. Abbiamo lavorato per aiutare a salvare il calcio, non per ucciderlo”.