Nella puntata di giovedì 17 giugno, al padrone di casa Bobo Vieri e ai tre ospiti fissi Cassano, Adani e Ventola si aggiunge il dj e influencer Andrea Damante, quest’ultimi due ospitati da Unieuro dentro uno dei suoi store di Milano. Argomento della serata, insieme al calcio, diventa quindi la musica.
Damante parla di musica e delle problematiche di oggi nel lavorare in quel campo
Il dj spiega alla Bobo Tv su Twitch: “Stanotte a mezzanotte esce il mio singolo a cui lavoro da due anni. La musica negli ultimi 5 anni ha preso una porzione devastante del mercato. Da quando sono piccolo ho sempre cercato di lavorare con la musica. È un sogno di tanti ma è molto difficile da realizzare. Probabilmente oggigiorno, anche grazie ai software, la musica è diventata alla portata di tutti, ma la competizione è sempre più alta e di conseguenza è sempre più difficile emergere. Il mondo della musica è bellissimo”. Bobo chiede: “Tu fai techno? Metti techno?”, ma Damante spiega: “Faccio ETM, elettronica. Ad agosto ho parecchie serate in programma, speriamo vada tutto bene con la pandemia. Spero si lavorerà, lo dico anche per tutti gli addetti ai lavori. C’è tanta gente ferma e questo non va bene. Da 5 anni a questa parte io ho fatto più di 400 date, per me si stavano aprendo anche dei buoni orizzonti in America, ero riuscito addirittura ad avere uno spazio a TomorrowLand, ma purtroppo è stato annullato“. Ventola tesse le lodi del figlio e Damante conferma: “Il figlio di Nick è un grande cantante. Ha una grande passione, nonostante abbia 17 anni. Ci crede tantissimo e ha delle grandi qualità. Penso sia un grande esempio”.
Alla Bobo TV tutti entusiasti della Nazionale ma Cassano resta cauto
Si parla di calcio, tutti elogiano l’Italia, ad eccezione di Cassano che crede che le vere partite si vedranno agli ottavi. Bobo spiega che il Belgio è andato in difficoltà con la Danimarca e che quindi non esistono partite facili: “L’Italia ha fatto due partite da 10 e che c****!”. Adani sottoscrive: “L’Italia è la squadra che ha giocato meglio, non ci inventiamo niente. Abbiamo detto che l’Italia è un gradino sotto le altre, ma bisogna dirlo che gli Azzurri stanno giocando meglio di tutti”. Cassano argomenta: “Confermo che Mancini sta facendo un grande lavoro, ma queste partite vanno prese con le pinze, sono poco attendibili. Comunque ovvio che l’Italia ha impressionato tutti”.
Adani continua nell’elogio all’Italia di Mancini: “La gente è tornata ad innamorarsi dell’Italia, questo bisogna sottolinearlo”. Ventola e Damante erano presenti allo stadio per vedere la partita contro la Svizzera: “Un vero spettacolo, l’Olimpico era strepitoso. Giocavamo con una Svizzera che non dava spazio e faceva girare palla. Ci spingevano verso destra per non far giocare Spinazzola e Insigne. Ma nell’aria c’era la sensazione che il gol sarebbe arrivato. Si è fatto male Chiellini ed è entrato Acerbi che ha fatto benissimo, chiunque entra fa il suo”.
Chiellini e il malore di Eriksen
Vieri pone un paio di domande: “Io non avrei fatto giocare a Chiellini due partite in tre giorni, è sempre a rischio a livello muscolare, come la vedete voi? Che pensate della situazione Eriksen?”. Adani risponde: “Probabilmente ci sarà stato un consulto e hanno deciso di comune accordo col Chiello di giocare. Col senno di poi si poteva prevenire, certo. Eriksen? Per le regole italiane con il dispositivo che gli inseriranno nel cuore in questo momento non potrebbe giocare. Comunque l’importante è che ritrovi serenità e salute. Adesso è ancora presto per esprimersi”. Risponde Cassano: “Secondo me l’idea del Mancio era di far giocare a Chiellini le prime due e farlo riposare la terza. Giorgio dà un’altra sicurezza rispetto ad Acerbi. Su Eriksen ha detto bene Lele, in Italia non ti danno l’idoneità. Bisogna capire cosa succede in altre nazioni, ma lì bisogna anche vedere chi si prende la responsabilità. La cosa importante è che stia bene”.
Il sostituto di Chiellini e il pronostico di Vieri
Arriva la domanda a bruciapelo di Damante: “Avreste fatto entrare Acerbi o Bastoni?”. All’unanime la Bobo TV nomina Acerbi, soprattutto per motivi di gerarchia, oltre che di rendimento.
Poi Adani elogia Toloi, spiegando che è stato messo dentro dal Mancio in un momento particolare della partita e che è stato bravo a mettere subito pressione e a recuperare il pallone che ha generato il gol di Immobile. Secondo Adani questa è la peculiarità dell’Italia: “Gli Azzurri giocano, non si fermano mai sull’1-0. Tutti sono protagonisti, chi merita gioca. La squadra gioca per attaccare, l’Italia di Mancini non tradisce il percorso. Questi sono i dieci giorni migliori dei tre anni. Turchia e Svizzera non saranno Francia e Inghilterra, ma non sono nemmeno Estonia e Lituania”.
Ventola sottoscrive: “La Svizzera ha messo in difficoltà tanti, ma l’Italia non gliel’ha proprio permesso”. Cassano vede un cambiamento “Con Verratti insieme a Jorginho ci abbassavamo troppo. Con Locatelli invece si attacca più lo spazio, non si inserisce solo Barella, a me piace questa idea. L’Italia può dar fastidio a tante grandi, bisogna capire un po’ di cose. Il lavoro fatto da Mancini, come sempre detto, è da 10, se vince è da 10 e lode”. Vieri dice la sua: “L’Italia secondo me va in finale”.
La nuova Italia di Locatelli
Vieri si complimenta con il centrocampista del Sassuolo: “Ha aperto il gioco su Berardi e poi è andato a chiudere l’azione, qualcosa di meraviglioso. Noi abbiamo giocatori giovani molto forti. Fino a due anni fa eravamo a pezzi e il Mancio l’ha cambiata e l’ha fatta diventare una signora squadra che gioca a calcio. Sarà difficile batterci, abbiamo qualità e cuore”. Adani aggiunge: “Mi ridevano dietro quando dicevo che poteva giocare in ogni squadra d’Europa. Lui corre, recupera, ripulisce e rifinisce, come lui in Europa c’è de Jong. Può giocare dappertutto”. Cassano racconta un aneddoto: “Nel 2018 il Sassuolo aveva Magnanelli fuori per infortunio, consigliai a un dirigente neroverde di prendere Locatelli e dopo due settimane lo acquistarono. Ma non è che io avevo scoperto l’acqua calda. Si vedeva che sarebbe diventato un grande giocatore. Certo due o tre partite non lo fanno un campione, ora dovrà essere continuo. Lo step in avanti deve farlo e bisognerà vederlo in un top club, dove se sbagli hai le alternative che ti incalzano”.
Adani sottolinea l’importanza dell’ex tecnico neroverde: “Berardi aveva perso la voglia di andare in Nazionale, senza De Zerbi non ci sarebbe più arrivato in Nazionale. Ora è titolare all’Europeo ed è decisivo. Locatelli è stato totalmente inventato da De Zerbi. L’allenatore lo ha ricostruito dopo che era praticamente sprofondato. Gli sono stati dati pochi meriti su tutto questo”.
Danimarca Belgio e Dumfries
Ventola chiede un parere sulla prestazione del Belgio. Adani risponde: “Con un errore in ripartenza da dietro di Denayer sono andati subito sotto, ma a me ha stupito la Danimarca: andare in campo con l’episodio di Eriksen negli occhi non era semplice. La Danimarca si è messa 3-4-2-1 e ha mangiato tutto e tutti. Poi dopo 45 minuti il Belgio ha messo Hazard, de Bruyne e Witsel e la partita è cambiata, ma per delle giocate dei singoli”.
Poi Cassano chiede un parare ad Adani sull’esterno olandese: “Dumfries è come Hakimi, ha quelle caratteristiche. Rispecchia la nuova Olanda: un 3-5-2 senza quelle ali che sono sempre stata una peculiarità degli olandesi. Non è fine, non è Maicon o Dani Alves, ma ha tanta gamba e per tutta la partita”. Cassano conferma: “Lui è un carro armato, arriva sempre, per questo volevo un parere”.
Francia Germania
Si passa alla Francia e alla partita con la Germania. Ventola è impressionato: “Ha qualità e poi giocava con la Germania. La partita di sacrificio di Griezmann e Mbappé, mi ha scioccato, la partita poteva finire con 4, 5 gol di scarto”. Cassano dice la sua: “Vedendo Francia-Germania, sarò un folle ma ho preferito la Germania. Fraseggia, ha personalità, qualità, idee di gioco. Poi dall’altra parte c’era una squadra troppo forte che se non vince questo Europeo è un fallimento. Come idea di gioco mi è piaciuta più la Germania”. Il parere di Adani: “La Germania ha fatto la partita, questo ha detto il campo, ma gli manca un attaccante. La Francia però è troppo forte, piena di campioni. La Francia in mezzo al campo ha Pogba e Kanté… La Germania l’ha affrontata bene, senza rinunciare, perché se rinunci contro la Francia ne prendi 8. I tedeschi sono arrivati a giocare negli ultimi 30 metri tante volte, ma non avevano chi tirava in porta”. L’idea di Vieri: “La Francia è talmente forte a livello individuale che ti può fare 3 gol in mezz’ora, se gli lasci 10 metri ti sfondano. Poi ha Kanté che non sbaglia niente lì in mezzo”.
La separazione tra Gattuso e la Fiorentina
Cassano vuole uscire dal capitolo Europei e parlare un po’ del fatto del giorno, l’addio improvviso di Gattuso alla Fiorentina: “Non gli è quadrata la situazione a Firenze, ha preso ed è andato via. Adesso leggo che potrebbe andare al Tottenham, ma questo non sarebbe giusto per Fonseca, che aveva praticamente già firmato. Lì c’è Jorge Mendes che muove i fili…”. Adani: “Levy con il Tottenham ha lavorato bene. C’è da capire perché con Fonseca non hanno chiuso e cosa farà Gattuso. Ma bisognerebbe parlare anche della Fiorentina: qui si parla solo di Gattuso e Jorge Mendes colpevoli e non si dà nessuna colpa alla società viola, questo noi non possiamo saperlo, non possiamo sapere cosa è successo. Conoscendo Rino non sarebbe mai tornato indietro, deve essere successo qualcosa”.
Cassano controbatte: “Ho l’impressione che nel calcio stiano prendendo troppo piede i procuratori. Leggevo che la Fiorentina voleva tre giocatori portoghesi, tutti assistiti da Jorge Mendes. Questo mi fa venire dei dubbi… Dubito che Rino abbia fatto tre nomi di giocatori tutti appartenenti alla scuderia di Mendes, ma questa è una mia ipotesi”. Vieri dice la sua: “Ho letto che Gattuso voleva certi giocatori e la società gli aveva detto di sì poi invece si è tirata indietro”.
L’addio di Sergio Ramos dal Real Madrid
Adani spiega: “Lui chiedeva due anni, il Real gliene offriva uno. Poi a Ramos andava bene anche un anno ma l’offerta era ormai scaduta. Sergio Ramos è stato uno dei migliori difensori al mondo, ma a Madrid comanda Florentino Perez, non i giocatori. Nemmeno se ti chiami Sergio Ramos”. Cassano conferma: “Hai detto una cosa giusta: il bene per il Real viene prima di tutto, anche dei giocatori. Con Raul la stessa cosa: aveva fatto la storia del club, ma è stato mandato via. Idem Cristiano Ronaldo. Florentino è così. Lì ti mandano via, non gliene frega niente se hai fatto la storia del club. E così è stato con Sergio Ramos”. Adani aggiunge: “Si diceva che il Real volesse prendere Raul per la panchina, ma Florentino non si fa imporre nomi da nessuno. Magari lo prenderà quando di Raul non si parlerà più. Ha preso Ancelotti quando non ne parlava nessuno. La scelta finale deve essere sempre la sua”.
Il ritorno di Buffon al Parma
Ventola è emozionato: “Ha sposato un progetto, è una bella cosa. Sono contento e non vedo l’ora di vederlo a Parma”. Vieri apprezza la sua scelta: “Sono contento per lui, deve smettere quando vuole lui e non quando glielo dicono gli altri”. Adani: “Una bella storia. Un viaggio di ritorno per quello che è stato forse il portiere più forte della storia del calcio. Sarà curioso seguirlo”. Cassano: “Vedendo il video mi sono emozionato. Ancora non gli ho scritto, lo farò quando meno gente lo farà. Bobo mi è testimone: due anni fa dissi in tv che lui voleva ancora giocare per fare il sesto mondiale, l’unico nella storia del calcio. Lui non lo fa per i soldi, ma per la passione. Lo cercava il Barcellona e in Serie A qualche squadra che fa la Champions. Ha fatto una scelta da Gigi, che solo lui poteva fare. Sono contento e gli auguro tutto il bene del mondo. Spero che la nuova proprietà a Parma possa fare grandi cose”.