Diego Costa al Bologna sembra fantascienza, invece era tutto vero. Il brasiliano dopo aver rescisso consensualmente il contratto con l’Atletico Madrid nel 2020 “per motivi personali”, mai davvero rivelati, era vicinissimo ad un accordo con il club felsineo. Peccato che sul più bello la trattativa è saltata. Il sito alfredopedulla.com ha spiegato che Sinisa Mihajlovic si era opposta al suo arrivo, ma il direttore sportivo Walter Sabatini ha spiegato le vere ragioni per cui l’affare è saltato.
Salta Diego Costa al Bologna ma la colpa non è di Mihajlovic
L’intesa c’era, la voglia del giocatore di approdare in Italia anche, ma alla fine non se n’è fatto più nulla. L’attaccante spagnolo aveva messo in stand by il Besiktas, pur di giocare in serie A, il Bologna aveva messo sul piatto un ingaggio di 2,5 mln che l’aveva convinto ad accettare. E allora cos’è andato storto? In un primo momento si era detto che era stato Mihajlovic a far saltare tutto dopo aver parlato col suo amico Diego Simeone, l’ultimo suo allenatore. Non è un mistero, infatti, che Diego Costa, abbia un carattere particolare e ai media spagnoli sono ben noti i suoi eccessi e le sue pazzie.
Eppure il ds Sabatini, stamattina ha voluto fare chiarezza dichiarando: “Non è stato Mihajlovic a rifiutarlo. La lunga inattività del calciatore ci ha spinto a fermare la trattativa”. Oltre ai turchi, sulle sue tracce ci sono anche l‘Olympique Marsiglia e il Lille. Diego Costa è uno dei più grandi rimpianti del calcio spagnolo: le qualità tecniche nessuno le hai messe in dubbio, ma la testa calda l’ha fortemente condizionato per tutta la sua carriera. “Quando ero piccolo giocavo a calcio per strada. Insultavo tutti, non rispettavo nessuno, pensavo che avrei dovuto uccidere tutti”, racconta nella sua autobiografia “The art of war”. Il suo ex allenatore Menendez racconta di notti brave e tante donne ai tempi dell’Albacete. Una nomea che sicuramente non l’ha aiutato nella trattativa col Bologna.