Messi è a un passo dal sua nuova vita parigina, ma l’intero popolo blaugrana è ancora sotto shock. Giovedì scorso l’annuncio dell’addio al club, poi la conferenza stampa al Camp Nou per salutare i tifosi del club catalano e spiegare i motivi del non rinnovo, ora il viaggio verso Parigi per la firma con il PSG. “Non possiamo tesserarlo a causa delle regole della Liga” aveva spiegato il presidente Laporta, ma a Barcellona è difficile accettare la partenza del campione argentino.
Messi non avrebbe potuto giocare gratis al Barcellona, in Spagna è illegale
Per molti non si è fatto abbastanza per trattenerlo, la dirigenza doveva fare qualcosa di più, per altri anche Messi avrebbe dovuto fare qualcosa. L’attaccante ha salutato il Barca in lacrime, spiegando che sperava in un finale nettamente diverso. Il sogno della Pulce era quello di chiudere la carriera al Camp Nou, ma non è stato possibile. Un momento struggente per tanti, emozionante per altri, un po’ meno per alcuni tifosi, che tirano fuori questioni economiche. Per molti la situazione era semplice, se Leo avesse voluto così tanto proseguire la carriera al Barca avrebbe potuto accettare di giocare anche gratis. Inutile quindi piangere.
Ma non è esattamente così. Messi, infatti, non avrebbe potuto giocare gratis al Barcellona perché in Spagna è illegale. A spiegarlo è Colin Millar, giornalista del Mirror. La legislazione spagnola in materia di lavoro non permette tutto questo: “Sarebbe stato legalmente impossibile per Messi giocare gratis al Barcellona. Qualsiasi nuovo contratto deve riportare, per legge spagnola, almeno il 50% dello stipendio precedente per evitare manipolazioni finanziarie”.
L’argentino dunque non avrebbe potuto giocare gratis. Ma se anche avesse potuto, il club non avrebbe potuto registrare il suo contratto. Il Barcellona infatti non può depositare nuovi contratti, essendo fuori dai requisiti richiesti dalla Liga in termini di rapporto stipendi-ricavi. I contratti di Memphis Depay, Sergio Aguero, Eric Garcia ed Emerson Royal non sono ancora stati registrati e Messi si sarebbe aggiunto a loro. Inoltre, anche se avesse rinunciato a quel 50% dello stipendio previsto dalla legge, non sarebbe stato comunque sufficiente per rientrare nei tetti salariali della Liga. Lacrime di coccodrillo? Può darsi, ma il Barcellona e il giocatore non avevano così tante scelte.