I nomi di Carlo Ancelotti e Pep Guardiola presenti nell’inchiesta Pandora Papers. A distanza di 5 anni dai famosi “Panama Papers”, una nuova indagine sui fondi nei paradisi fiscali travolge leader mondiali, miliardari, vip e personalità dello sport. L’inchiesta, che è durata circa due anni e ha coinvolto 600 giornalisti di 150 testate (L’Espresso per l’Italia), è stata pubblicata dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ) che ha avuto accesso a 11,9 milioni di nuovi file riservati.
Inchiesta Pandora Papers, presenti anche Ancelotti e Guardiola
A differenza dei Panama Papers che si basavano su un singolo studio legale, i Pandora Papers raccolgono dati di 14 società di servizi finanziari e apre uno spaccato su più di 29 mila società offshore. I documenti esaminati sono datati fra il 1996 e il 2020, anche se alcuni risalgono agli anni 70.
Nell’elenco, nomi di primi ministri ed ex, come Tony Blair o Strauss-Khan, presidenti e nobili, come il Re di Giordania o la famiglia reale inglese, personaggi dello spettacolo, come Shakira o Claudia Schiffer, ma anche personaggi dello sport, come Jacques Villeneuve o il pattinatore canadese Elvis Stojko. Tra questi anche i nomi di due volti noti del calcio mondiale: Carlo Ancelotti e Pep Guardiola.
Il tecnico del Real Madrid è già sotto indagine in Spagna per evasione fiscale. Il Tesoro, in particolare, sostiene che l’allenatore, nonostante abbia risieduto in Spagna tra il 2013 e il 2015, non abbia dichiarato correttamente i suoi guadagni derivanti sia dai blancos, sia dei suoi diritti di immagine. Secondo la stampa spagnola, il tecnico italiano avrebbe utilizzato una società delle Isole Vergini britanniche per gestire i suoi diritti d’immagine. Un dettaglio però già noto e su cui nel paese iberico si stava già indagando. Ancelotti, contattato dall’Espresso, da El Pais e dal consorzio Icij, non ha risposto alle domande inviate sulla questione.
Restando sempre nel mondo del pallone, El Pais fa anche il nome di Pep Guardiola. Il tecnico catalano sarebbe nella lista per un conto corrente aperto nel principato di Andorra dal 2003 al 2012 e non segnalato al fisco spagnolo. L’ex Barcellona avrebbe poi approfittato di un condono fiscale del governo Rajoy per regolarizzare la sua posizione.