Mancini sta con Mourinho e si unisce alla polemica arbitrale di Roma-Milan. I rossoneri battono 2-1 i giallorossi e restano in vetta alla classifica, mentre il club della capitale rimane in zona Champions League ma a 12 punti di distanza dal Milan e dal Napoli. Un match ricco di polemiche quello dell’Olimpico. Polemiche che non si placano allo scadere del novantesimo minuto. A finire sul banco degli imputati, l’arbitraggio di Maresca. José Mourinho nel post partita è furioso e i suoi giocatori si accodano a lui. Primo tra tutti, Gianluca Mancini. Nel frattempo l’Aia ferma il fischietto napoletano.
L’episodio chiave della partita, che scatena l’ira dei giallorossi è il rigore concesso da Maresca per contrasto di Ibanez su Ibra. Un rigore che consente ai rossoneri di portare il risultato sul 2-0 a inizio secondo tempo. L’arbitro assegna il penalty, nonostante Mazzoleni l’avesse chiamato al VAR per rivedere l’episodio. Per la Roma, però, il direttore di gara ha sbagliato anche sul finale quando non ha sanzionato l’intervento di Kjaer su Pellegrini, non concedendo il rigore. Un penalty che, se trasformato, avrebbe permesso ai giallorossi di pareggiare.
Il tecnico portoghese, dopo la partita, è di poche parole ma fa capire tutta la sua rabbia: “Complimenti al Milan e non voglio dire niente di più. Se parlo, poi domenica non vado in panchina. Mi dà un po’ di rabbia la mancanza di rispetto verso i nostri tifosi. Il rispetto che abbiamo noi, che anche in una partita dove non abbiamo giocato bene abbiamo dato tutto, altri non l’hanno avuto. Ho fatto uno sforzo nel prendere tutti i giocatori davanti allo spogliatoio e non davanti a quello dell’arbitro, siamo riusciti a controllare l’emozione e a stare tranquilli”.
Mancini sta con Mourinho: “Rigori? Così è una presa in giro”
Rabbia condivisa anche da Gianluca Mancini che, ai microfoni di DAZN, conferma il suo sostegno a Mourinho: “Condividiamo in pieno la rabbia del mister, gli episodi li abbiamo visti tutti anche dal campo. Il rigore di Ibanez non c’è assolutamente, Maresca viene richiamato ma non cambia idea. Noi difensori non possiamo più intervenire. C’è un rigore grosso come una casa su Pellegrini, Kjaer gli prende il polpaccio, è nettissimo”.
Il difensore non risparmia critiche all’arbitro: “Se ogni volta in area di rigore ci sono questi contatti e si fischia rigore, non è più calcio. Se il VAR ti richiama, perché puoi sbagliare, puoi correggerti. Al VAR ci sono 5 arbitri, non so quanti, se ti richiamano vuol dire che hai sbagliato qualcosa. Io sono uno che guarda tanto le statistiche, oggi 12 cartellini tra noi e loro. Poi ci paragoniamo alla Premier, per un rigore come quello di Ibanez si sarebbero messi a ridere. Ma anche le ammonizioni. Sono arrabbiato e non voglio mancare di rispetto a nessuno, gli arbitri possono sbagliare ma così è una presa in giro, soprattutto per il rigore non dato a Pellegrini”.
Nel frattempo, i vertici dell’Aia hanno deciso di fermare l’arbitro Maresca per almeno un paio di turni per la gestione del match e per la prestazione dell’Olimpico, ritenuta deludente nel complesso.
