Che il presidente della Lazio Claudio Lotito ce l’abbia sempre con qualcuno non è una novità, ma questa volta nel mirino del numero uno biancoceleste non è finita nè la Lega, nè la Uefa, nè tantomeno un altra squadra di Serie A. A far arrabbiare il patron del club capitolino infatti stavolta ci ha pensato Amazon Prime per una scena della serie uscita a fine Ottobre sulla vita di Diego Armando Maradona.
La Lazio “avverte” Amazon
Si chiama “Maradona: Sogno benedetto“, ed è una serie disponibile su Amazon Prime che ripercorre le gesta dell’indimenticato Pibe de Oro. Una produzione che ha raccolto fino a adesso molti consensi, ma che ha fatto anche arrabbiare qualcuno, in particolare la Lazio a cui non è piaciuta la ricostruzione di un particolare episodio relativo proprio ad una sfida tra il club biancoceleste ed il Napoli. In un discorso prepartita l’attore che interpreta il campione argentino cerca di caricare i propri compagni con queste parole: “Quei fascisti ci vogliono umiliare“, riferito alla compagine capitolina.
Il club del presidente Lotito ha immediatamente chiesto la rimozione di quella scena, spiegando in un comunicato le proprie ragioni: “Lasciamo giudicare al pubblico la qualità della serie ‘Maradona’ di Amazon Prime“, si legge nella nota. “Di certo però possiamo definire ridicoli quei pochi secondi che abbiamo visto, nei quali in modo del tutto arbitrario ed inverosimile si attribuiscono al campione argentino parole che mai avrebbe pronunciato: “Quei fascisti ci vogliono umiliare”. La Lazio dell’epoca non era certo nelle condizioni ideali per fermare una squadra che lottava per lo Scudetto. Figuriamoci per umiliarla. E poi il richiamo al fascismo, tanto più odioso perché evocato con un chiaro intento diffamatorio“.
“Si è riusciti insomma nello straordinario risultato di insultare una tifoseria ed una società, discostandosi dalla realtà ed anche dal pensiero dello stesso Maradona – prosegue il comunicato – che ha dimostrato in tante occasioni di essere amico della Lazio: è stato ospite a Formello, ha cantato il nostro inno, ha scambiato le maglie con i nostri giocatori. Faremo valere presso Amazon Prime e presso gli autori, il regista e gli sceneggiatori i nostri diritti, chiedendo per quanto ci riguarda che venga tagliata una scena tanto inverosimile quanto penosa, che manca di rispetto ai laziali e alla memoria di un grande Campione“.