Barcellona, al via l’era Xavi: le 10 nuove regole per i giocatori

calcio09/11/2021 • 18:15
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Dopo l’addio di Koeman e il breve periodo sulla panchina di Sergi Barjuan, nelle scorse ore è iniziata ufficialmente l’era di Xavi. L’ex centrocampista ha chiarito subito, durante la sua presentazione come nuovo allenatore del Barcellona, che i pilastri del suo progetto saranno “lavoro e rispetto”, ma anche disciplina: “Quando abbiamo avuto ordine e disciplina, le cose sono andate bene, ma quando non abbiamo avuto ordine o disciplina, tutto è andato male ed è finita male”. Nuova era e nuove regole dunque e il quotidiano spagnolo As svela in esclusiva le 10 norme imposte dall’allenatore blaugrana a partire da questo martedì. 

Al via l’era Xavi: le 10 nuove regole per i giocatori

Si parte dagli allenamenti e dagli orari. I giocatori devono presentarsi alla Ciutat Esportiva un’ora e mezza prima dell’allenamento. Finora era consentita una certa libertà in termini di orario e in termini di tempo di permanenza negli spogliatoi, le sedute iniziavano alle 11 del mattino e i giocatori potevano decidere liberamente quando arrivare. Da adesso, tutti dovranno essere in anticipo di 90 minuti. L’obiettivo è avere il tempo per prepararsi alla sessione e fare una colazione tranquilla. Un membro dello staff controllerà gli arrivi al centro di allenamento.

Il personale, invece, deve presentarsi due ore prima dell’allenamento. Xavi sarà il primo a dare l’esempio e, come lui, anche i suoi assistenti e il resto dello staff. L’obiettivo  è far sì che quando i giocatori iniziano ad arrivare, hanno tutto pronto per iniziare la loro sessione.

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Xavi

Anche per il cibo e il pranzo ci sono nuove regole. I giocatori dovranno mangiare alla Ciutat Esportiva. Tutti i giocatori della prima squadra dovranno mangiare nella sala da pranzo delle strutture blaugrana e secondo i parametri fissati dai nutrizionisti del club. Una corretta alimentazione può prevenire infatti gli infortuni e migliorare la preparazione fisica.

Non possono mancare poi le multe. Da quando Luis Enrique se n’è andato, il club ha eliminato le sanzioni “perché i calciatori sono abbastanza professionali da sapere cosa devono e non devono fare”. Con Xavi però si cambia musica. Le sanzioni saranno fissate con un andamento esponenziale e non aritmetico. Ciò significa che se un giocatore è in ritardo all’allenamento pagherà la penalità più leggera e quindi 100 euro. La seconda multa sarà di 200, ma se ne prende una terza salirà a 400, e così via all’infinito.

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Nell’era Xavi non manca poi la meritocrazia, l’unica via per il successo. Solo chi si allena al meglio e con impegno avrà la possibilità di giocare. Gli altri staranno in panchina o, nel peggiore dei casi, non saranno convocati.

Orari, cibo, multe, meritocrazia ma anche vita privata. L’ex centrocampista ha stabilito che i giocatori, 48 ore prima di una partita, non potranno tornare a casa tardi. Sarà vietato rientrare dopo la mezzanotte. Il giocatore deve arrivare alla partita nelle migliori condizioni possibili e uno dei requisiti non negoziabili è quello di condurre una vita ordinata e ancor di più alla vigilia delle partite.

Saranno controllate inoltre tutte le attività extrasportive per evitare che queste finiscano per influenzare le loro prestazioni. Non è possibile effettuare viaggi privati ​​di più ore in aereo durante la stagione senza un esplicito permesso. Ma saranno vietate anche tutte le attività a rischio. Questo tipo di pratica sarà sanzionata come reato molto grave e passerebbe all’ufficio legale in quanto considerata una flagrante violazione del contratto.

Ultimo punto, ma non meno importante: una buona immagine. I giocatori sono una parte fondamentale del club e devono essere i primi a dare l’esempio. Devono mostrare empatia con i tifosi e sono vietati atteggiamenti riprovevoli. Durante i viaggi devono rispettare le regole di condotta e incoraggiare il Barcellona in ogni momento.

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