Prosegue la battaglia del patron della Fiorentina Rocco Commisso contro l’enorme potere raggiunto dalla ‘casta’ dei procuratori. L’imprenditore italoamericano, intervenuto ai microfoni di Radio24, ha sparato a zero contro la categoria degli agenti dei calciatori, per la quale secondo lui sarebbe necessario introdurre una norma che ne regolarizzi l’impatto sul mondo del calcio. E soprattutto sui costi che il loro ruolo implica per i vari club.
L’attacco di Commisso ai procuratori
“Bisognerebbe introdurre una norma sui procuratori. Abbiamo parlato con Fifa, Uefa, Coni, Figc, Lega A…Voglio aiutare il calcio italiano ma qui è come il Far West”. Così tuona Rocco Commisso intervenuto giovedì a Radio 24. ”C’è qualcuno che arriva a chiederti il 10 se non addirittura il 20% di commissioni“, prosegue il patron della Fiorentina. “Ma dove siamo arrivati? Il presidente della Fifa Infantino ha detto che in un anno almeno 700 milioni sono andati ai procuratori. Non si può continuare così: io sono sotto scacco di gente che vuol mandare via Vlahovic. E guardate cos’è accaduto con Donnarumma. I club danno l’opportunità a questi ragazzi di affermarsi… Ma è il momento di dire basta“
Commisso si è poi soffermato proprio sulla vicenda Vlahovic: “Non siamo ancora alla fine. Di sicuro non mi faccio ricattare da nessuno, nè da lui nè dai suoi procuratori. E se mi posso tutelare legalmente lo faccio, perchè ci sono cose che legali non sono“. Il patron viola poi ha tuonato: “Non so se andrà alla Juventus, all’Arsenal o chissà dove in tutto il mondo però voglio dire a tutti che la Fiorentina è padrona del suo cartellino, quindi chi vuole il giocatore deve parlare con noi, non con i suoi procuratori. Io sono sempre stato puntuale nei pagamenti con tutti, anche con Vlahovic, e voglio essere rispettato per questo“.
Sicuramente una questione destinata a far parlare ancora a lungo…