Massimo Ferrero è recluso da lunedì scorso a San Vittore perché accusato di bancarotta fraudolenta e reati societari. La procura di Paola ritiene necessaria la reclusione per evitare che l’ex patron della Sampdoria possa reiterare gli stessi reati. Ferrero chiede che gli venga accettata la richiesta dei domiciliari per poter passare il Natale in famiglia. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, si è lasciato andare a un lungo sfogo.
Ferrero dal carcere si sfoga
“Vorrei sentire i miei figli – racconta Ferrero alla rosea -. Non ci sono ancora riuscito. Quando ho chiamato l’ultima volta, loro non c’erano. Reggo questa situazione solamente per loro. A 70 anni, trovarmi qui mi fa crollare il mondo addosso e non riesco a farmi una ragione di tutto questo”. Poi continua: “Sono preoccupato, perché ho 600 dipendenti sotto di me che adesso rischiano di non avere più un lavoro. E poi ho un altro grande pensiero, i miei figli…”. Ferrero racconta che sta scrivendo un libro e scherza: “Ho voglia di fare una telefonata a Quagliarella“.
Ferrero ringrazia le guardie carcerarie: “Devo fare i complimenti a chi dirige questa struttura. Sono dei signori, mi hanno trattato bene, fanno ottimamente il loro lavoro, sono soltanto sottopagati. In futuro vorrei realizzare un progetto proprio per il carcere”. L’ex presidente della Sampdoria, lancia una frecciatina: “Tante persone, anche famose, che io conosco, non hanno mostrato vicinanza al mio caso neppure con una telefonata a mia moglie”.