Gonzalo Higuain, attaccante dell’Inter Miami, ex di Juve e Real Madrid ha criticato in un’intervista il clima che si respira nel calcio europeo: “Sono finalmente uscito da quel vortice che c’era in Europa. Qui parlano solo di calcio non ti giudicano per il fisico, i capelli, le tue idee“.
Gonzalo Higuain critica il suo passato in Europa
Gonzalo Higuain sembra aver trovato il suo clima ideale nel campionato americano dopo aver lasciato l’Europa in seguito alla rescissione del contratto con la Juventus nel giugno 2020. La sua avventura europea è stata contraddistinta da innumerevoli successi raggiunti tra le fila di Real Madrid, Napoli, Juventus e Chelsea. L’attaccante argentino, ormai 34enne, due anni fa si è trasferito oltreoceano come in passato avevano fatto altri campioni. Tra questi c’è David Beckham che l’ha voluto a Miami nella squadra di cui ora è presidente.
In una lunga intervista al quotidiano argentino Olè, Higuain coglie l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa confrontando il passato in Europa con il suo presente: “Qui ci sono meno regole, sembra che giochi solo nei fine settimana e negli altri giorni di ti rilassi. Se giochiamo in casa, arriviamo un paio d’ore allo stadio e in campo può venire anche la famiglia, senza divieti”.
Commentando le critiche ricevute in Europa: “In quei casi ti adatti perché altrimenti devi andartene visto che ricevi più critiche che elogi. C’è stato un momento della mia vita in cui ho sofferto per ciò che mi veniva detto, ma poi ti adatti. Non è che diventi impermeabile alle critiche, perché quelle fanno sempre male, ma in un altro modo perché quando si cresce si vede da chi provengono o come vengono fatte”.
Higuain prosegue ricordando i suoi successi: “Ho giocato per 15 anni nelle migliori squadre del mondo, ho segnato più di 300 gol, tre Mondiali e quattro Coppe America. Che reazione mi provocano le critiche? Me la rido”.
Il clima attorno alla Major League Soccer, a suo dire, è nettamente migliore rispetto a quello europeo: “Qui vige il rispetto, non c’è malizia, né sospetto, né invidia. Se un giornalista ti fa una critica, la fa nel modo corretto. Sono finalmente uscito da quel vortice che c’era in Europa. Qui parlano solo di calcio non ti giudicano per il fisico, i capelli, le tue idee”. Infine conclude: “In Europa il clima è più dispregiativo, pronti a dire cattiverie, non sono stato rispettato. Qui c’è serenità per tutti, e puoi permetterti di goderti la famiglia serenamente, mia moglie, mia figlia per cui sono un eroe: che vinca o che perda”.