Un rifugiato ucraino di 12 anni ha segnato il gol vincente nell’amichevole tra lo Shakhtar Donetsk e il club polacco Lechia Gdansk. La partita faceva parte dello Shakhtar Global Tour for Peace, un tour europeo di amichevoli benefiche in favore della popolazione ucraina. L’evento a più tappe ha preso il via qualche giorno fa ad Atene, al Georgios Karaiskakis Stadium, dove lo Shakhtar ha vinto per 1-0 contro l’Olympiakos.
La vittoria dello Shakhtar in Polonia
Il tour, nelle scorse ore, si è spostato poi alla Polsat Plus Arena di Danzica, in Polonia, e il club di De Zerbi è sceso in campo contro il Lechia Gdansk. Nella ripresa, quando il tempo stava per scadere e il risultato era fermo sul 2-2, la squadra ucraina ha deciso di fare entrare in campo il giovane Dmytro Keda, originario della città di Mariupol.
Il rifugiato 12enne ha segnato il gol della vittoria per lo Shakhtar Donetsk, il club che ha sempre tifato. Dmytro è stato poi sollevato in aria dai giocatori. Un momento davvero emozionante per il giovane, ma anche per le due squadre. La società di Donetsk ha spiegato che tutto il ricavato del tour sarà destinato agli aiuti umanitari al popolo ucraino.
Le parole del direttore sportivo dello Shakhtar
Parlando dopo la vittoria sull’Olympiakos, il direttore sportivo del club ha ammesso di essere orgoglioso dei suoi ragazzi: “Sono sempre orgoglioso della squadra. L’ultimo allenamento che hanno fatto è stato il 19 gennaio. Quando ho chiesto se erano pronti per giocare sabato, hanno detto ‘Darijo, siamo ucraini, siamo pronti a tutto!’. Hanno fatto solo una sessione di allenamento insieme ieri e hanno giocato insieme per la prima volta nella loro vita: abbiamo preso sette o otto giocatori in prestito dal Mariupol. Myshnyov, il capitano di Mariupol, non ha più la sua casa, la sua macchina, il suo appartamento. Lo abbiamo portato qui per giocare per noi, e oggi è un simbolo di Mariupol. Ne siamo davvero orgogliosi”.
La squadra ucraina continuerà il suo tour contro il Fenerbahce in Turchia la prossima settimana, e andrà poi in Croazia il 1° maggio per sfidare l’Hajduk Split. De Zerbi e il suo staff erano partiti per Istanbul solo pochi giorni fa per incontrarsi con i calciatori ucraini e iniziare la preparazione in vista delle amichevoli.