Cataldi primo derby da capitano e lettera commossa ai tifosi: “Da 3 notti che non dormivo…”

calcio italiano07/11/2022 • 18:59
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La Lazio ieri ha vinto il derby della Capitale grazie alla rete di Felipe Anderson che ha capitalizzato uno svarione difensivo di Ibanez. Una vittoria insperata visto che i biancocelesti erano reduci da due sconfitte (contro Salernitana e Feyenoord) e scendevano in campo senza i due uomini più forti: Immobile (infortunato) e Milinkovic-Savic (squalificato). Merito di una squadra ordinata e solida soprattutto dietro, con Danilo Cataldi a fare da diga davanti alla difesa. Per il centrocampista romano si trattava del primo derby da capitano (vista l’assenza di Immobile) e quindi la vittoria per lui ha avuto un sapore ancora più dolce.

Cataldi, il capitano più giovane della storia della Lazio

Danilo Cataldi è nato a Roma e ha giocato tutta la carriera con la maglia della Lazio, squadra per cui ha sempre tifato. Cresciuto nelle giovanili biancocelesti, nel 2013 ha vinto il titolo Primavera da protagonista tanto da essere premiato con il trofeo Morosini come miglior giocatore del torneo.

La stagione successiva la Lazio lo manda in prestito al Crotone in serie B per farsi le ossa e dopo una buona stagione in Calabria, torna a Roma dove esordisce in Serie A con la maglia della Lazio nella stagione 2014-2015 sotto l’egida di Stefano Pioli.

In quella stagione indossa per la prima volta la fascia da capitano “donatagli” da Stefano Mauri durante un Lazio Fiorentina, diventando il più giovane calciatore della Lazio ad averla indossata. “Non è stata un’investitura ma un premio ad un ragazzo che si sta comportando molto bene“, commenterà poi Mauri nel post partita.

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Mauri dona la fascia da capitano a Cataldi durante un Lazio Fiorentina del 2015

I dissidi con la Curva Nord e l’exploit con Sarri

L’anno successivo Cataldi trova poco spazio e per questo motivo nel gennaio del 2017 viene prestato al Genoa. Ma proprio in un Genoa Lazio, esulta in maniera ritenuta “spropositata” dai tifosi laziali al gol del momentaneo vantaggio dei grifoni inimicandosi la Curva Nord che gli dedica un comunicato: Riteniamo che il tuo atteggiamento sia un insulto alla Lazio e ai suoi tifosi, da una persona, come te, che si è sempre dichiarata laziale. Ti auguriamo una lunga permanenza a Genova perché ora, qui, per uno come te non c’è più posto. Arrivederci e grazie”.

Visto il clima pesante, l’anno successivo la Lazio lo manda ancora in prestito questa volta a Benevento, dove dopo un inizio in sordina, esplode sotto la guida di De Zerbi diventando il regista della squadra campana. La Lazio decide quindi di riportarlo a casa, fortemente voluto dal suo mentore Simone Inzaghi e dopo anni da panchinaro, lo scorso campionato si ritaglia sempre più spazio nello scacchiere tattico di Sarri, suo estimatore già dai tempi in cui allenava l’Empoli.

Quest’anno con la dipartita di Lucas Leiva, tornato a giocare in Brasile, il tecnico toscano gli ha affidato le chiavi del centrocampo e ieri Cataldi si è reso protagonista di una prestazione maiuscola. In totale in questa stagione, il numero 32 laziale ha collezionato 17 presenze tra campionato ed Europa League di cui 15 da titolare mentre due volte è entrato a gara in corso per un totale di 1.196′ giocati.

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Sarri ha deciso di puntare su Cataldi in questa stagione dopo l’addio di Lucas Leiva dalla Lazio

Il derby di Cataldi

Questo il suo post emozionato su instagram: Non ho dormito per almeno tre notti. Non riuscivo a chiudere occhio, immaginavo a come sarebbe potuta andare: la giocata giusta da fare, il movimento, il passaggio. Ogni minimo dettaglio. Per un ragazzo nato e cresciuto nella Capitale come me, quella di ieri non è stata solo una partita. È la partita. Un sentimento che ti scorre nelle vene. Tutto quello che ho vissuto e provato sul campo dell’Olimpico ieri è stato qualcosa di meraviglioso. Unico. Una serata perfetta, degna della più bella città del mondo. Siamo stati gruppo, abbiamo vinto da famiglia, con un popolo biancoceleste che ci ha aiutato a tirare fuori il meglio da noi stessi. È un orgoglio indossare questa maglia e difenderla sempre. Ma soprattutto in una partita come quella di ieri. GRAZIE. Avanti verso i nostri obiettivi. INSIEME”.

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