Mario Balotelli, come è noto, non è mai stato un maestro in termini di comunicazione, alla luce dei suoi rapporti poco idilliaci con i media e con quasi tutte le dirigenze dei club in cui ha militato. L’ultimo episodio, in tal senso, è relativo a un duro sfogo a cui l’ex Inter si è lasciato andare, nelle scorse ore, contro le istituzioni svizzere.
Balotelli al Sion
Reduce dalla stagione in Turchia con la maglia dell’Adana Demirspor, la scorsa estate Mario Balotelli è passato a titolo definitivo al Sion FC, club che milita nella Super League (Serie A svizzera). Nella stagione in corso l’attaccante italiano, che in terra elvetica ha realizzato 5 gol in 9 presenze, ha sviluppato un rapporto complesso con le istituzioni svizzere, calcistiche e non. Lo scorso novembre il classe ’90 aveva infatti denunciato, con parole forti, il trattamento a suo dire ingiusto nei suoi confronti.
Nella fattispecie, l’ex Inter portava alla luce un episodio relativo al match contro il Basilea, nel corso del quale il giocatore aveva subito un durissimo intervento da un difensore rossoblu senza che l’arbitro intervenisse. Il tutto, tra l’altro, scandito dagli insulti provenienti dal settore dei tifosi avversari. Insomma, un duro sfogo contro Federcalcio svizzera e Super League che, secondo Balotelli, non lo avrebbero mai tutelato.
Balotelli: “Non siamo qui in vacanza”
L’ultimo episodio, in termini di rapporti burrascosi con le istituzioni elvetiche, si è verificato nelle scorse ore. Tutto è cominciato quando il comune di Sion e il governo del Canton Vallese hanno negato al club locale la disponibilità dei campi di allenamento a causa della neve. Una decisione che ha mandato su tutte le furie Mario Balotelli, la cui replica (in un post pubblicato tra le sue stories su Instagram) non si è fatta attendere: “Diamo sempre il massimo ma possiamo allenarci sono al 20%, come c***o possiamo preparare le partite in questo modo?”.
Sfogo che è poi proseguito ulteriormente: “Siamo in Svizzera e non si possono usare i campi a causa della neve? Ma siamo seri?“. Quindi un chiaro messaggio alle istituzioni: “Svegliatevi, non siamo qui in vacanza”. Il tutto, poche ore prima del match contro il Lugano, fondamentale per il Sion alla luce di una classifica che vede il club biancorosso al terzultimo posto, seppur a meno 5 dal secondo.