Tra 15 giorni tornerà di scena la Nazionale Italiana, impegnata al Maradona di Napoli contro la temibile Inghilterra in una gara valida per le qualificazioni a Euro 2024. Sarà la prima gara della lunga campagna che potrebbe portare gli Azzurri detentori del titolo a partecipare alla prossima kermesse continentale, e quindi è necessario partire con il piede giusto, come ha spiegato il Ct Roberto Mancini in un’intervista rilasciata al Messaggero. Intervista nella quale il tecnico ha lanciato anche l’allarme per quanto riguarda l reparto offensivo.
Mancini e i problemi dell’attacco azzurro
Dopo la cocente delusione della mancata partecipazione ai Mondiali in Qatar, l’Italia di Mancini ripartirà dalle qualificazioni a Euro 2024 l’esordio di Napoli contro l’Inghilterra non sarà dei più semplici. Anche perché la Nazionale deve far fronte alla carenza di soluzioni nel reparto offensivo, che preoccupa e non poco il Ct: “I problemi sono seri“, ha esordito. “Immobile è ko, Raspadori in forse. Ci sono grossi interrogativi. I nostri attaccanti centrali, quasi tutti, hanno giocato pochissimo negli ultimi mesi”.
“Non ne abbiamo uno che sia un titolare – ha spiegato Mancini – fatta eccezione per Gnonto, impiegato un po’ di più nel Leeds e può agire da punta centrale. Ma per il resto, siamo messi male: pure Scamacca è reduce da un infortunio, Belotti gioca poco. In difesa e a centrocampo le soluzioni ci sono. E lì in attacco che abbiamo problemi ma non perché non ci siano talenti. Ma devono giocare. E non giocano”.
Compagno, Zaniolo e…Insigne
Per cercare di ampliare le soluzioni offensive, il Ct azzurro ha deciso di chiamare l’attaccante dell’FCSB Andrea Compagno: “Lo seguo da due anni, gioca sempre e fa pure goal“, ha detto il Mancio, che ha poi rivelato di aver messo lo zampino nel trasferimento di Zaniolo in Turchia: ““Gli ho detto anche io, quando ha chiesto il mio parere, di andare al Galatasaray, spero che giochi perché per noi è importante. Andare in Turchia era l’unica possibilità“. Mancini ha poi aperto le porte al clamoroso ritorno di Insigne, ora in MLS: “Perché no? Lorenzo ancora è uno di quelli che può tornarci utile. Vedremo”.
Infine un pensiero per Gianluca Vialli, amico fidato e collaboratore: “Saranno giorni difficili, il vuoto grande che sento ogni giorno lo sentiremo più forte. Tutto quello che ci ha lasciato deve esserci utile per il nostro presente e il nostro futuro”, ha concluso Mancini.