Si è spento all’età di 84 anni lo storico giornalista italiano Gianni Minà. Diceva del suo lavoro: “Mi hanno sempre attratto persone capaci di andare controcorrente, anche a costo dell’isolamento, della solitudine”.
Il lavoro di Gianni Minà
Gianni Minà, maestro del giornalismo e del reportage, con oltre sessant’anni di carriera si è reso celebre per le interviste ai grandi personaggi dello sport, dell’attualità, della politica e dello spettacolo. Ha seguito otto Mondiali di calcio, sette Olimpiadi e decine di Mondiali di pugilato, tra cui i più celebri di Muhammad Ali.
Tra i suoi incontri celebri, anche quelli con Franco Battiato, Massimo Troisi e Pino Daniele. Fortissimo il rapporto con Diego Armando Maradona e Pelè. Proseguendo con Sergio Leone, Robert De Niro e Gabriel García Marquez. Iconica, tra lealtre, la foto che lo ritrae gioioso a cena a Roma con Muhammad Ali.
Le interviste ai grandi dello sport
Tra le interviste più celebri, ricordiamo quella a Pelè durante il suo viaggio di nozze a Riccione nel 1966, intitolata Pelè sposino, in cui il brasiliano dichiarò: “L’Italia è un vero scrigno di arte e cultura”. E quella a Paolo Rossi dopo il Mondiale del 1982: “Quando sei diventato un fulmine di guerra?”. La risposta del capocannoniere: “Grazie a Bearzot e a tanta forza di volontà”.
A tu per tu con Maradona nel 1990, Gianni chiede al campione: “Che ti succede Diego?”, e la risposta dell’argentino: “Sono stanco della pressione. Nessuno è eterno, posso sbagliare come tutti quanti”. Un’intervista passata alla storia, in cui il dio si professa uomo.