Lo snus sta dilagando in Inghilterra, dove sempre più spesso viene visto in mano ai calciatori di Premier League, anche nel corso di partite.
Cos’è lo snus?
È a tutti gli effetti un tabacco, macinato ed essiccato, umidificato con il vapore e poi raccolto in piccole bustine tipo caramella. Viene prodotto in Svezia e lì è anche l’unico luogo in cui non è illegale la sua vendita.
Perché lo snus non si può vendere in Inghilterra né in Europa, ma il suo consumo non è illegale, non essendo una droga vera e propria. È una sostanza che aiuta il rilascio di dopamina, dunque un eccitante.
È finito sotto l’occhio dei media inglesi per il suo uso comune tra i giocatori della Premier League, spesso pizzicati dalle telecamere mentre si inseriscono il prodotto sulla gengiva, anche durante una partita.
È dunque diventato anche un problema importante da affrontare per il governo britannico, nonché per l’Unione Europea, perché lo snus è arrivato ovunque e viene usato spesso tra i giovani, anche italiani.
Dopotutto si tratta di una sostanza proibita dalla legge perché crea dipendenza ed è molto dannosa per la salute.
Il problema dei giocatori di Premier
In Premier League però i calciatori ne fanno uso, anche senza nascondersi più di tanto. Il primo a mostrarsi in possesso della sostanza fu Jamie Vardy nel ritiro dell’Inghilterra nel 2016, ma ha poi detto di aver smesso di usarla.
Una recente indagine del The Athletic però mostra quanto in realtà sia ancora una pratica comune tra i giocatori. Di fatti la testata sostiene che il 40% dei calciatori in Inghilterra ne fanno uso.
Recentemente infatti il calciatore dell’Aston Villa Bertrand Traorè è stato pizzicato dalle telecamere nel corso di una partita a inserirsi lo snus in bocca mentre è in panchina, con Unai Emery che gli passa davanti.
Lo stesso è successo al terzo portiere del Newcastle Gillespie, beccato durante la partita con il Liverpool mentre ne fa uso in tribuna.
Anche l’ex allenatore del Celtic Lennon è stato inquadrato più volte mentre si infila in bocca il tabacco macinato.
È probabile che molti calciatori lo usino al posto delle sigarette, per non danneggiare i polmoni e la loro resistenza in campo, oltre che per non essere visti a fumare.
Ma rimane un problema di cui la Federazione e il governo inglese stanno cercando la soluzione.