Quando ad inizio Settembre aveva deciso di dare il benservito a Thomas Tuchel, il Chelsea non aveva avuto dubbi a scegliere Graham Potter come nuovo manager, e pur di strapparlo al Brighton a cui era legato da un lungo contratto aveva versato i Seagulls un maxi indennizzo vicino ai 25 milioni di euro. Da quel giorno sono passate 31 partite, i Blues ne hanno vinte appena, 12 e si trovano mestamente all’11esimo posto in Premier League. Risultati che hanno spinto il patron Todd Boehly ad esonerare Potter e cambiare nuovamente guida tecnica. Del resto il 47enne allenatore no sembrava aver mai avuto in pugno lo spogliatoio, ancora legato al precedente tecnico, e a conferma di questo nelle ultime ore sono emersi nuovi retroscena.
È stato il sempre ben informato The Athletic a rivelare alcune nuove indiscrezioni riguardanti il rapporto tra l’ormai ex tecnico del Chelsea ed i suoi giocatori, con questi ultimi che gli avevano addirittura affibiato un soprannome con cui lo chiamavano alle spalle.
Il nomignolo di Potter
Secondo il portale sportivo britannico lo spogliatoio del Chelsea non aveva mai visto di buon occhio l’ex manager del Brighton, al punto i giocatori arrivavano spesso a prenderlo in giro. Emblematico in tal senso il soprannome con cui lo chiamavano quando non era presente: ‘Harry’ o ‘Hogwarts’, scherzando con il suo cognome in un riferimento piuttosto infantile alla famosa saga del maghetto scritta da J. K. Rowling.
L’esonero una liberazione
L’allontanamento di Potter dal club è stato visto dai senatori del gruppo come una sorta di liberazione da un allenatore che secondo loro aveva poca personalità per guidare un club di tale calibro. Indicativo in tal senso il fatto che appena 4 giocatori della vastissima rosa del Chelsea abbiano dedicato un messaggio di commiato al loro ex tecnico: Cucurella, Chilwell, Borja e Madueke .
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