"È tra gli allenatori più influenti degli ultimi 20 anni", così Guardiola descriveva De Zerbi qualche settimana fa. Il tecnico bresciano ha fatto una grandissima stagione in Premier portando il Brighton in Europa League per la prima volta nella sua storia. Dopo mesi, De Zerbi è tornato a parlare ai media italiani, per l'esattezza alla Bobo TV, dove senza peli sulla lingua ha affrontato diversi temi, tra cui il suo possibile ritorno ad allenare in Serie A.
De Zerbi elogia Maradona
Pronti, partenza e via, gli viene chiesto chi preferisce tra Maradona e Messi, ma l'ex allenatore di Foggia e Sassuolo non ha dubbi: "Maradona sempre, perché riusciva a portare nel calcio quello che era nella vita, riusciva a fare equiparazioni vita calcio, così spostava popoli, spostava tutto. Probabilmente come giocatore Messi ha qualcosa in più però Maradona aveva un carisma come pochi uomini non nel calcio ma nella vita proprio. Quando Maradona parla di togliere il potere al Nord negli anni in cui al sud le squadre non vincevano mai. Maradona si esponeva, ha sempre pagato in prima persona".
Il rapporto con Guardiola
Il tecnico bresciano ha ringraziato pubblicamente Guardiola: "Mi ha fatto piacere leggere queste cose, lui è il numero uno della storia insieme a Sacchi e pochi altri. Non considero quelli che hanno vinto di più come quelli che hanno cambiato il calcio, ho altri termini. Mi ha messo anche un po' a disagio, ma ti dico che son contento dei suoi successi, non capisco perché deve dimostrare qualcosa in più per essere sdoganato. Vedo tanta cattiveria ed invidia dagli addetti ai lavori, non dai giornalisti, cosa deve fare? Ha vinto 5 Premier, il numero di Champions non è ciò che dà il suo valore. Mi ha aiutato e io non sono nessuno, non abbiam giocato assieme né ho allenato al top. Abbiamo solo un amico in comune".
Il ritorno in serie A
Il nome di De Zerbi è finito sul taccuino di molti club italiani ma il suo presente e futuro è in Inghilterra: "Io amo l’Italia, il calcio nostro, perché sono italiano, io sto bene là adesso, mai avuto un dubbio di venire al Brighton quest’anno. Ho chiesto un rinnovo e il giocatore ha rinnovato. Vado d’accordissimo con tutti al Brighton, non c’è squadra che possa farmi cambiare idea, ho preso un impegno. Se tornerò in Italia? Sì ma non so dove e non so quando".
La stoccata alla stampa italiana e a Caressa
De Zerbi si toglie qualche sassolino dalla scarpa: "La stampa italiana mi dipinge come un malato di tattica ma la verità è che non supera il 25-30%, il resto è gestione senza seguire canoni. Sono una persona complessa e questo mi aiuta a capire le persone complesse perché sono più sensibili e più intelligenti, ma se sei leale con loro ti ripagano 10 volte tanto. Chi ti fa vincere le partite sono i talenti e mi piace lavorare con loro, soprattutto con gli ingestibili perché sono quasi sempre i più forti e i più puri".
Consapevolmente o meno, poi risponde a una vecchia critica di Caressa secondo cui il "possesso palla non serve a nulla": "È una cazzata. Se tieni palla 10 volte e l'altro 4 è più facile che segni e vinci, è matematica. Certo, poi può succedere che chi crea 4 vinca perché le sfrutta al meglio le palle gol, però è più difficile".
De Zerbi difende Maldini e de Ketelaere
Chiosa finale alla Bobo tv su Twitch sulla situazione in casa Milan: "Mi spiace per Maldini, specie se ha pagato non per il lavoro ma per quello che ha detto. Lui è stato bravissimo nella comunicazione soprattutto dopo la sconfitta contro la Lazio e poi dopo il derby. Se uno deve essere preso di mira perché dice la verità allora meglio vendere fumo. Maldini non è un mio amico, dico solo quello che penso. Lui è stato criticato perché ha preso De Ketelaere, coi giovani puoi sbagliare ma non è detto che sia uno sbaglio, penso a Tonali, a volte bisogna saperli aspettare. Le qualità del belga sono evidenti, bisognerà capire se riuscirà a tirarle fuori".