Dopo essere finalmente salito sul tetto d'Europa da capitano del Manchester City, Ilkay Gundogan ha salutato il club inglese firmando un biennale con il Barcellona. Dopo 303 presenze, 60 reti ed un'infinità di assist, il ciclo del centrocampista tedesco in maglia Citizens era terminato, gli obiettivi tutti conquistati, e per lui era arrivato il momento di provare una nuova avventura. Non è stato però affatto semplice dire addio all'ormai ex club e all'allenatore che più di tutti lo aveva voluto in Premier League, Pep Guardiola, come lo stesso giocatore ha raccontato al Daily Mail.
La telefonata tra Gundogan e Guardiola
Gundogan ha raccontato al quotidiano inglese alcuni retroscena riguardanti i giorni frenetici del suo trasferimento a Barcellona. Su tutti la telefonata con mister Guardiola, in cui il centrocampista ha informato il tecnico spagnolo dell'accordo trovato con i blaugrana: "È stata una delle telefonate più difficili che ho dovuto fare. Tutto quello che potevo fare era dirgli grazie. Non solo per questa stagione e per tutti i trofei, ma per avermi portato a Manchester", ha riferito l'ex Borussia Dortmund.
"Non dimenticherò mai quando mi sono infortunato al ginocchio a fine stagione con il Borussia Dortmund e mi sono dovuto operare - ha proseguito Gundogan - temevo che il City non mi volesse più. Pep mi ha chiamato al telefono e mi ha detto che avrebbero aspettato indipendentemente dal tempo che ci sarebbe voluto per il recupero. Forse sperava che ce ne saremmo andati insieme, così come siamo arrivati, ma so che capisce la mia decisione. Sono sicuro che il fatto che io vada nel suo club sia d'aiuto".
Un attestato di stima e un grande ringraziamento all'allenatore che meglio di tutti ha saputo sfruttare le sue immense doti tecniche e tattiche.