Sven Goran Eriksson rivela su Ferguson un episodio in cui il tecnico scozzese letteralmente lo minacciò. Parliamo di due allenatori che hanno fatto la storia del calcio di fine anni ’90, inizi anni 2000. Lo svedese sulla panchina della Lazio con cui ha vinto scudetto, coppa Italia, Supercoppa Italiana ed Europea. Sir Alex, è stato una leggenda del Manchester United con cui ha vinto tutto.
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ERIKSSON RIVELA SU FERGUSON DI QUELLA VOLTA CHE VOLEVA AMMAZZARLO
Tra i due c’è un prologo: 27 agosto 1999, finale di Supercoppa Europea tra gli aquilotti vincitori l’anno prima della Coppa delle Coppe e i Red Devils detentori della Champions League nell’ormai celeberrima finale contro il Bayern Monaco. Gli inglesi erano soprannominati “The Invincible” grazie alle vittorie della Premier League, della Coppa dei campioni e della Coppa Intercontinentale. A Ferguson mancava solo la Supercoppa Uefa a rendere unica una stagione speciale. Stiamo parlando dello United di Stam, Beckham e Scholes per intenderci. Ma neanche la Lazio scherzava con gente come Nesta, Veron e Nedved. Alla fine furono proprio i capitolini a spuntarla con un gol di Salas.
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Una sconfitta che evidentemente non è mai scesa a Ferguson, che ha covato rancore per il collega svedese per anni. Poi il Mondiale del 2006 a far traboccare il vaso. Wayne Rooney era reduce da un brutto infortunio e avrebbe dovuto saltare la competizione. Ma Eriksson, all’epoca ct della nazionale inglese, decise di convocarlo lo stesso, forzando la riabilitazione dell’attaccante e scatenando le ire dell’allenatore scozzese. “Mi chiamò alle 7 del mattino, non mi salutò nemmeno e iniziò a sbraitare – racconta lo svedese al Times -. Ti ammazzo, sei finito, non convocare Rooney perché sto per ucciderti…’. Dal canto mio gli risposi ‘fottiti, cosa ti sta succedendo? Alex, convocherò Rooney. Ora buona vacanza, ciao ciao’”. Difatti alla fine Rooney giocò quel mondiale, ma senza realizzare neanche un gol, con l’Inghilterra che uscì ai quarti triturata dal Portogallo.
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